La compagnia dei Carabinieri di Brindisi, a conclusione delle indagini, avviate all’indomani del sequestro di armi avvenuto a Torchiarolo il 18 novembre 2015 e dell'atto intimidatorio ai danni di un militare della locale Stazione dei Carabinieri che aveva operato il rinvenimento delle stesse, ha tratto in arresto due uomini sospettati di essere contigui al clan della Sacra Corona Unita leccese.
Le persone nei confronti delle quali sono scattate le manette rispondono al nome di Paolo Guadadiello, nato a Lecce, 29nne e residente a Torchiarolo in provincia di Brindisi e Marco Maggi, anch’egli nato a Lecce 26enne e residente a Trepuzzi comune del leccese.
L'arresto è stato disposto su provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, dottor Maurizio Saso, su richiesta della Procura della Repubblica locale, nella persone del dottor Antonio Costantini, che hanno approvato quanto risultato dalle indagini svolte dagli uomini dell’Arma di Brindisi.
Le investigazioni che sonoi culminate con l’arresto dei due, condotte anche con l’ausilio di attività tecniche, hanno consentito di raccogliere una serie di solidi elementi a carico dei due arrestati, rendendo possibile accertare che le armi rinvenute e sequestrate il 18 novembre scorso a Nicola De Vecchio, classe 1959, 57enne di Torchiarolo, erano da custodite per conto lui di Paolo Guadadiello e di Marco Maggi.
Quest'ultimo, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Borgo San Nicola di Lecce dove si trova già recluso il Gaudadiello per un’altra causa.
