Circolare shock? La Dirigente chiarisce «interpretazione da gossip»

Per mettere a tacere le polemiche create intorno alla circolare in cui veniva vietato agli insegnati di avere ogni contatto fisico con gli alunni, la dirigente dell?Istituto Comprensivo ha detto la sua, replicando con fermezza «l?interpretazione ?da gossip? che è¨ stata data è¨ for

La “singolare” circolare della dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Lizzanello e Merine in cui veniva consigliato agli insegnati ed al personale di evitare “ogni contatto fisico con i bambini”, senza volerlo, ha superato i confini locali, creando non poche polemiche. Il fatto che la notizia sia stata ripresa anche da alcune testate nazionali ha spinto la Preside, Bruna Morena a chiarire la sua posizione affidando il suo pensiero ad un comunicato stampa. Per il bene dei bambini e la tranquillità dei genitori. Posto che non vi è mai stato alcun episodio di violenza o abuso sugli alunni, la dirigente spiega il perché della disposizione: «la circolare –si legge– è solo uno strumento per tutelare lo stile educativo e la formazione degli alunni che frequentano l’Istituto Comprensivo di Lizzanello e Merine. La lettura della circolare in maniera decontestualizzata, di fatto, ha messo in luce una realtà immaginaria ed aspretti estremi che invece non erano assolutamente contenuti». Insomma, il personale scolastico non sarebbe mai stato sanzionato per una carezza sul capo del bambino o una stretta di mano come saluto di incontro, congedo o come complimento per un buon risultato raggiunto. Anzi.

«Il ruolo dell’educatore –continua la nota- è quello di curare la relazione affettiva che può avere diverse ed ugualmente efficaci modalità di espressione, che non necessariamente deve passare dall’espressione del corpo in contatto con l’altro. Curare l’educazione e lo sviluppo affettivo di un alunno significa anche e soprattutto saper individuare un disagio, saper guardare negli occhi il minore per cogliere la tristezza e saper intervenire con un sorriso, con le parole giuste e con interventi didattico-educativi mirati e non improvvisat. È saper curare la sfera cognitiva, affettiva e valoriale dell’alunno costruendo il senso di legalità anche attraverso la costruzione del valore e del senso di rispetto dell’altro. Rispetto dell’altro significa anche rispettare l’eventuale bisogno del ragazzo o della ragazza di non essere accidentalmente sfiorati perché potrebbe non essere accettato da tutti gli alunni/genitori. E potrebbe anche essere il punto di partenza per un’infamia gettata con accuse infondate sul corpo docente, già troppo spesso maltrattato a livello sociale e mediatico»

La scelta insomma sarebbe condivisa da tutti: dal personale scolastico, dai genitori e dall’amministrazione comunale. Quei tutti che uniti condannano l’interpretazione «da gossip» che alla circolare è stata data. Interpretazione, tra l’altro, fortemente lesiva per la serenità dei bambini.