
Nelle ultime settimane sono stati incentivati, da parte degli agenti del Commissariato di Nardò della Polizia di Stato, una serie di servizi finalizzati alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti nel comune neretino e, proprio nel corso di questa attività, sono emersi alcuni sospetti nei confronti di un un giovane incensurato, G.A. 35 anni.
I sospetti si sono rivelati fondati esattamente nella mattinata di oggi, quando, gli agenti del Commissariato hanno effettuato una perquisizione domiciliare che ha consentito di individuare, all’interno della sua abitazione, in due vani distinti, una vera e propria serra con la piantumazione di 16 rigogliose piante di marijuana.
La serra era munita di un sofisticato impianto di irrigazione e di illuminazione con potenti lampade, oltre a un’attrezzatura di ventilazione forzata, timer, fertilizzanti e sostanze chimiche atte a verificare il livello di acisità e basicità dell’acqua, mentre, l’energia elettrica veniva prelevata fraudolentemente da un armadio stradale dell’Enel, che altro non è che la cabina elettrica, collegato all’abitazione dell’uomo fermato con un grosso cavo appositamente installato ma, al tempo stesso, ben mimetizzato.
Durante la perquisizione inoltre, il personale della Polizia di Stato Neretina ha rinvenuto, altresì, otto dosi di sostanza stupefacete pronte per la vendita ed un bilancino di precisione.
A questo punto il 35enne è stato tratto in arresto per i reati di produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.