Giovane colombiana insultata e aggredita in una cartoleria. Commessa rischia il processo per odio razziale

In particolare, le avrebbe spruzzato negli occhi lo spray disinfettante per lavare i vetri, provocandole un’irritazione.

Rischia il processo la commessa di una cartoleria accusata di avere cacciato via dal negozio una giovane colombiana, apostrofandola con epiteti razzisti. Non solo, le avrebbe spruzzato negli occhi il detersivo contenuto nello spray per lavare i vetri, provocandole un’irritazione agli occhi.

Il pm Alessandro Prontera ha chiesto il rinvio a giudizio di A.T, 43 anni di Trepuzzi.

L’udienza preliminare si svolgerà il 23 novembre dinanzi al gup Simona Panzera, in quella sede, la ragazza colombiana potrà costituirsi parte civile, attraverso l’avvocato Lucia Longo.

L’imputata è difesa dall’avvocato Giuseppe Tempesta e potrà chiedere un rito alternativo (abbreviato o patteggiamento). Risponde delle ipotesi di reato di violenza privata e lesioni personali con l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio razziale.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima che ha presentato una denuncia-querela, attraverso l’avvocato Lucia Longo, a cui è stato allegato un video che riprende l’accaduto.

Come ricostruito nell’avviso di conclusione delle indagini, il grave episodio è avvenuto il 25 marzo del 2021, all’interno di una cartoleria di Lecce. La giovane, verso le ore 17.30, si recava lì per utilizzare il servizio MoneyGram e inviare del denaro ai familiari in Colombia.

La commessa si sarebbe però rifiutata di effettuare l’operazione è di fronte alle sollecitazioni della cliente, avrebbe affermato: “io non sono tua sorella, prendi le tue cose e vai a fare l’operazione al tabacchino qui vicino che fa lo stesso servizio, io non te lo faccio, se vuoi rimani qui fino a stasera, ma io non te lo faccio”. A quel punto, la giovane colombiana le diceva che non poteva rifiutarsi di effettuare il versamento e rimaneva davanti al bancone con i soldi sul tavolo, in attesa di spiegazioni.

La commessa, a quel punto, le spruzzava il liquido delllo spray disinfettante (Vetril) anche negli occhi, dicendole: “okay almeno ti allontani, che con le malattie che porti qua…”. E aggiungeva che “lei non lavorava con le prostitute”. Intanto, la ragazza filmava il grave episodio di discriminazione.

Successivamente veniva comunque costretta a lasciare l’esercizio commerciale. A causa di un forte bruciore agli occhi, la ragazza si recava poi, accompagnata da un amico, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Dopo essere stata visitata nel reparto di oculistica le veniva rilasciato un certificato con 7 giorni di prognosi.

Occorre ricordare che anche la commessa ha presentato una denuncia nei confronti della giovane colombiana, in cui fornisce una diversa versione dei fatti rispetto a quest’ultima, riferendo di essere stata vittima di un’aggressione.



In questo articolo: