Insieme ad un complice, non ancora identificato, aveva rubato un’auto – una Fiat Panda – a Casarano e non contento anche un gommone a Martano con annesso rimorchio. Pensava di averla fatta franca, ma mentre girovagava indisturbato per le strade del Salento, un amico del proprietario del natante ha notato il mezzo e lo ha chiamato per sincerarsi non vi fossero problemi. Il malcapitato è sceso nella rimessa e ha scoperto il furto. Sono iniziati in questo preciso istante i guai per Gianluca Manni, 36enne di Racale. Il giovane – volto già noto alle forze dell’ordine – è stato arrestato e accusato di rapina impropria e resistenza a Pubblico Ufficiale. Non è stato facile per gli uomini dell’Arma fermare la corsa del conducente, ma per capire come si sono svolti i fatti tocca andare con ordine
La ricostruzione dell’accaduto
Partiamo dalla fine: il 36enne è stato fermato e arrestato, dopo un folle inseguimento sulla tangenziale dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Lecce. L’uomo, poco prima di essere bloccato insieme ad un complice, aveva rubato la Fiat Panda a Casarano e un gommone a Martano, ma – come detto – non è passato inosservato ad un amico del proprietario del natante che ha fatto scattare l’allarme.
In attesa di “rinforzi”, il testimone ha inseguito a debita distanza i ladri “aggiornando” in tempo reale le pattuglie dei Carabinieri sulla loro posizione. Una volta intercettata la Panda, la situazione si è complicata: è nato, infatti, un vero e proprio inseguimento tra “i fuggitivi” e i carabinieri della compagnia di Maglie a cui si sono aggiunti poi i colleghi di Lecce. Una corsa a tutto gas che, in alcuni casi, ha rischiato di mettere in serio pericolo di automobilisti di passaggio, ma anche i militari stessi perché i malfattori nel tentativo di farla franca hanno tentato di far sbandare la gazzella che solo per destrezza ò riuscita ad evitare l’impatto.
Il piano B
Erano alle strette ormai e sapevano che non ce l’avrebbero mai fatta a seminare la pattuglia. Così hanno deciso di fermarsi sulla tangenziale e continuare la fuga a piedi per i campi, aiutati dal buio della notte. Manni, in particolare, una volta aperto lo sportello, per aprirsi la strada ha puntato una pistola contro i militari, una beretta 98 solo successivamente risultata “a salve”. Senza il tappo rosso, era impossibile sapere se si trattava di un’arma vera o giocattolo. Poi, ha tentato di scappare nei terreni circostanti. Una fuga durata pochissimo. L’uomo è stato ammanettato dopo una strenua resistenza ed è finito ai domiciliari.
Il complice, approfittando del momento, è riuscito a far perdere le proprie tracce. I mezzi, dopo gli accertamenti del caso, sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
Fine settimana di reati nel Salento
Un weekend, quindi, che ha visto malviventi scatenati in tutta la provincia dopo le rapine messe a segno tra Trepuzzi e Melissano, la prima ai danni di un supermercato e l’altra di un centro scommesse (i rapinatori hanno svuotato in entrambe i casi i registratori di cassa) e dopo il tentativo di furto presso la stazione Eni a Monteroni di Lecce e che ha visto i malfattori scappare a mani vuote perché le slot che erano nel mirino risultavano incatenate.