Turista belga violentata in un locale a Gallipoli. I due ragazzi arrestati ottengono i domiciliari

Il gip, nell’ordinanza, sottolinea come la versione offerta dalla presunta vittima di abusi sia maggiormente plausibile di quella fornita dai due giovani toscani

Ottengono i domiciliari e lasciano il carcere i due turisti toscani accusati di avere stuprato una ragazza belga di 20 anni, in vacanza a Gallipoli.

Il gip Alessandra Sermarini, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto dei due giovani, accusati di violenza sessuale di gruppo. Il giudice ha però applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Nel corso dell’udienza di convalida, gli indagati, assistiti dagli avvocati Luca Puce e Pierpaolo Pantanelli, hanno risposto alle domande del gip, respingendo le accuse e sostenendo che i rapporti sessuali con la ragazza belga erano consenzienti e, inoltre, che l’avrebbero aiutata a rivestirsi. Il giudice, sottolinea, però, nell’ordinanza, come la versione offerta dalla presunta vittima di abusi sia maggiormente plausibile di quella fornita dai due giovani toscani.

I fatti risalgono all’11 luglio scorso, quando la 20enne belga è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Sacro cuore di Gesù”, dove ha confidato ai medici che era stata violentata da due ragazzi conosciuti poco prima in un locale, un noto beach club che si affaccia sulla litoranea.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, i due avrebbero abusato della ragazza che ha chiesto aiuto al personale di sicurezza del locale. Accompagnata al Pronto Soccorso, per le cure del caso, i medici hanno riscontrato alcune contusioni ad una gamba e tracce di un rapporto sessuale. Non consenziente a detta della 20enne che, con la sua testimonianza, ha permesso ai carabinieri, giunti in Ospedale dopo la segnalazione, di arrestare i due giovani, come disposto dal pm Francesca Miglietta.