Omicidio di Piazza Palio, la Cassazione conferma la condanna a 26 anni per Polimeno

Diventa dunque definitiva la condanna per l’imputato. Confermato anche il risarcimento a favore delle parti civilii. Il 7 giugno 2016, la Corte di Assise ha condannato l’imputato alla pena di 30 anni.

Diventa definitiva la condanna a 26 anni di carcere nei confronti di Salvatore Andrea Polimeno, accusato dell’omicidio di Piazza Palio.

La Corte di Cassazione, nelle scorse ore, ha difatti confermato la sentenza di secondo grado.

Il 28enne leccese rispondeva dell’accusa di omicidio volontario.

I giudici hanno anche confermato nei confronti di Polimeno, il pagamento della provvisionale di 50.000 euro in favore di ciascuna parte civile, ovvero la madre e la sorella di Valentino Spalluto, assistite dagli avvocati Francesca Conte e Giada Paladini. Salvatore Andrea Polimeno è, invece, difeso dall’avvocato Luigia Cretì.

Ricordiamo che il 7 giugno 2016, la Corte di Assise ha condannato l’imputato alla pena di 30 anni.

Invece, il pubblico ministero Carmen Ruggiero ha invocato per Polimeno la pena del carcere a vita, poiché “ha scelto di uccidere con coscienza e volontà”.
Secondo l’accusa, Polimeno avrebbe sparato con tre colpi di pistola ad un giovane operaio, scambiandolo per un’altra persona. Valentino Spalluto, 21enne di Surbo, fu ammazzato il pomeriggio del 2 agosto 2012 mentre lavorava all’allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini.

Ricordiamo infine, che in un’ udienza, collegato in videoconferenza da una località segreta, il collaboratore di giustizia Gioele Greco ha confermato le dichiarazioni rese un anno fa, innanzi al sostituto procuratore antimafia Guglielmo Cataldi. Anzitutto, che Salvatore Andrea Polimeno, gli raccontò di essere stato schiaffeggiato da Alessandro Leo ( il presunto reale obiettivo di Polimeno) per una partita di droga e di volerlo ammazzare.



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