
Arriva la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) a carico di Ubaldo Leo, 60enne leccese.
L’imputato era accusato di due gravi incendi, in cui furono danneggiati quattro mezzi, ai danni di un imprenditore. Leo avrebbe preteso la somma di 10mila euro e su di lui pendevano le accuse di danneggiamento seguito da incendio ed estorsione, con l’aggravante mafiosa.
Il verdetto di condanna è stato emesso oggi dal gup Anna Paola Capano, che ha accolto la richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia, Giovanna Cannarile.
L’imputato, difeso dall’avvocato Stefano Pati, dopo la condanna in primo grado, valuterà il ricorso in appello.
I fatti si sarebbero verificati a Lecce, tra gennaio e settembre dello scorso anno. Secondo l’impostazione accusatoria, Ubaldo Leo avrebbe messo in atto una serie di condotte estorsive nei confronti di un imprenditore locale operante nel settore del noleggio con conducente.
“Sono stato io ad incendiarti le macchine, se vuoi lavorare a Lecce devi darmi 10mila euro, hai un mese di tempo”. Queste sono state le parole rivolte all’imprenditore dal 60enne leccese.
Nonostante le minacce, la vittima non ha ceduto alle richieste estorsive tanto che, a seguito del successivo avvertimento, si è verificato un ulteriore atto incendiario.
A seguito di indagini degli agenti di polizia della Squadra Mobile di Lecce, si è poi arrivati all’arresto in carcere per Ubaldo Leo. Nel corso dell’interrogatorio, il 60enne si è difeso dalle accuse ed ha fornito la propria versione dei fatti.