
Arriva una dura condanna al termine del processo di primo grado che vedeva comparire sul banco degli imputati, un 68enne accusato di avere abusato di due minorenni in un maneggio.
Nella giornata di oggi, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis, a latere Giovanna Piazzalunga ed Elena Coppola) hanno inflitto all’imputato la pena di 18 anni di reclusione.
Il pm Luigi Mastroniani, al termine della requisitoria, ha invocato la condanna a 11 anni di reclusione.
Il 68enne è stato condannato anche al risarcimento del danno in separata sede ed al pagamento di una provvisionale complessiva di 200mila euro per i genitori delle due vittime che si erano costituite parte civile con gli avvocati Vito Epifani, Pasquale Morleo ed Annamaria Ciardo.
Inoltre, i giudici hanno disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dai luoghi frequentati da minori. L’imputato risponde del reato di violenza sessuale aggravata. È difeso dall’avvocato Francesca Conte e potrà presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.
Le indagini condotte dalla Procura di Lecce e da quella di Brindisi hanno preso il via dalla denuncia dei genitori delle vittime. I fatti contestati dalla Procura si sono verificati tra il 2018 ed il 2021. Il gestore di un maneggio era accusato di avere abusato di una bambina di 9 anni e un’allieva 13enne, all’epoca dei fatti.
I presunti abusi ai danni della 13enne si sarebbero verificati in un paese a Nord di Lecce, nel mese di maggio del 2021. Durante una lezione di equitazione, il 68enne avrebbe palpeggiato la ragazza. Non solo, le avrebbe afferrato il polso per farle toccare le parti intime del cavallo, con la scusa di creare un rapporto empatico.
Il gestore del maneggio è accusato di violenza sessuale anche su una bambina di 9 anni all’epoca dei fatti, avvenuti tra il 2018 ed il 2020. L’uomo l’avrebbe adescata regalandole oggetti di bigiotteria, soldi e cioccolato. E avrebbe abusato della piccola nell’auto, in casa, nonché nella roulotte del maneggio. E l’avrebbe minacciata per non farle rivelare nulla ai genitori.
E le due vittime vennero sentite nel corso dell’incidente probatorio, presso la Procura per i minorenni, confermando le accuse. Le loro testimonianze furono ritenute attendibili dai consulenti tecnici e permisero di cristallizzare la prova in vista di un eventuale processo.
Inoltre, il 68enne è stato già condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione dal tribunale di Brindisi per stalking, poiché avrebbe perseguitato con telefonate e appostamenti, i genitori della bambina, in vista del suddetto ascolto protetto nell’ambito dell’incidente probatorio.
L’uomo venne arrestato con ordinanza del gip Alessandra Sermarini e condotto in carcere, ma attualmente si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico. Il 68enne durante l’interrogatorio di garanzia negò gli addebiti.