Giro di vite della GdiF sui reati ambientali. Scoperte 32 discariche abusive, 52 denunciati

Le verifiche svolte nelle giornate del 12 e 13 febbraio. Scoperti anche lavoratori irregolari e evasione dell’ecotassa per una somma di circa 77mila euro.

Dopo la vasta operazione a contrasto del lavoro in nero e irregolare dello scorso 26 gennaio, le Fiamme Gialle, nei giorni scorsi, hanno effettuato un altro intervento per prevenire e combattere i reati che hanno a che fare con l’ambiente.

Nelle giornate del 12 e 13 febbraio, infatti, il Comando Regionale Puglia ha disposto un piano straordinario di interventi – nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria – finalizzato alla lotta degli ecoreati e a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Le finalità dell’intervento

Nel dettaglio, l’attività ispettiva è rientrata nel contesto dell’accordo di programma sottoscritto in data 15 settembre 2017 – tra gli altri – da Regione Puglia, ARPA Puglia e Comando Regionale Puglia Guardia di Finanza, finalizzato a: individuare siti potenzialmente inquinati sul territorio regionale, mediante proiezioni operative territoriali supportate da specifiche attività di volo di “telerilevamento”; constatare ed accertare il tributo per le attività di deposito incontrollato di rifiuti, anche a seguito di segnalazioni pervenute dagli altri soggetti attuatori dell’accordo interistituzionale.

I controlli

Complessivamente sono stati eseguiti, da parte di tutti i Reparti del Comando Regionale Puglia, 77 controlli, nel corso dei quali sono state scoperte e sottoposte a sequestro 32 aree demaniali adibite a discariche abusive, per un’estensione complessiva di 226.000 metri quadrati, sulle quali erano state riversate oltre 6.200 tonnellate di rifiuti, in molti casi classificati come speciali o pericolosi (per esempio onduline di amianto, batterie esauste, scarti di lavorazione industriale ed autovetture).

Le sanzioni

All’esito dell’attività sono stati verbalizzate 79 persone, di cui 52 denunciate all’Autorità Giudiziaria – con la constatazione di un’evasione del tributo speciale per il deposito in discarica di rifiuti (la cosiddetta “ecotassa”) per oltre 70.000 euro – e individuati 22 lavoratori irregolari, a vario titolo impiegati nelle aziende sottoposte a controllo.

Durante l’attività ispettiva non sono mancate situazioni di particolare rilevanza, come nel caso della scoperta di due aziende dedite alla lavorazione di pietre e marmi, le cui acque reflue e i relativi fanghi sono stati sversati illecitamente nei terreni adiacenti, oppure il caso di una società operante nel commercio di prodotti petroliferi che aveva adibito una vasta area a deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi, oltre al il rinvenimento di auto risultate rubate e abbandonate nelle aree adibite a discarica.

La verifica di servizio in oggetto conferma lo straordinario impegno profuso dalle Fiamme Gialle pugliesi nell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale e demaniale, grazie alle sinergie operative poste in essere tra componenti investigative territoriali,  aeronavali ed i vari attori istituzionali, che consentono di innalzare in maniera sempre più efficace il livello dell’azione di contrasto agli ecoreati.



In questo articolo: