Qualcosa ha richiamato l’attenzione degli uomini in divisa, impegnati in un giro di controllo nei ‘paraggi’ della villa comunale di Lecce. Da tempo sul polmone verde della città accesi i riflettori per prevenire e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e restituire un po’ di tranquillità ai cittadini che, spesso, hanno assistito a scene di abbandono e di degrado.
Non tanto la presenza di uno straniero e di un italiano, quanto per il ‘volto’ di quest’ultimo, già conosciuto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti in maniera di spaccio ha insospettito gli agenti della Volante. Così, i due sono stati controllati. Addosso allo straniero – successivamente identificato per un cittadino della Guinea del 1970 – è stata trovata una dose di marijuana. Tanto è bastato per far scattare la segnalazione al Prefetto per uso non terapeutico di stupefacenti. Nei confronti dell’italiano, che risulta residente in altro comune, è stata avanzata proposta di allontanamento con foglio di via obbligatorio da Lecce.
Nuovi guai un 49enne di Lecce
Non è finita, nello stesso pomeriggio una volante in servizio di controllo del territorio non ha potuto far a meno di notare un altro volto ‘conosciuto’, quello di Mario Miccoli, 49enne di Lecce. L’uomo si trovava a bordo della sua auto quando ha incrociato la Polizia e, probabilmente per evitare il controllo, ha cercato di allontanarsi. La manovra azzardata in retromarcia non è bastata. È stato fermato e controllato. E in quel momento per lui sono cominciati i guai. Quando addosso sono spuntate fuori alcune dosi, presumibilmente di sostanza stupefacente, i poliziotti hanno voluto vederci chiaro, allargando il controllo con una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione.
La prima ‘sorpresa’ è stata ritrovava nel garage. In una intercapedine, ricavata alle spalle di un tubo in materiale metallico che corre per tutta la lunghezza del box, era nascosto un involucro in cellophane di colore trasparente con all’interno 28 dosi preconfezionate di cocaina. Più o meno 12 grammi
Nell’ingresso dell’abitazione, su un tavolo, vi era un involucro in cellophane di colore trasparente simile all’involucro utilizzato per contenere e confezionare lo stupefacente. Sempre all’interno dell’abitazione in un sotto-terrazzo chiuso esternamente da rete metallica, accessibile da una finestrella è stato trovato un bilancino di precisione funzionante ed un rotolo di nastro adesivo. Insomma, tutto il materiale utile al confezionamento, nonché un coltello a serramanico di colore nero con lama di circa 10 centimetri.
In un portafogli presente nell’abitazione vi era custodita una placca metallica in lega di metallo placcata oro con scritto “Sicurezza Vigilanza Privata”, mentre all’interno di una cassaforte venivano rinvenute delle manette di sicurezza in metallo.
Al termine degli accertamenti, per Miccoli si sono aperte le porte della locale casa circondariale. Le accuse che gli sono state contestate sono detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale per aver inizialmente cercato di sottrarsi al controllo degli agenti
