Coppia indagata per usura: anche un prete presunta vittima di un ex carabiniere e sua moglie

G.L.D.D. 60 anni e la moglie A.G. 57enne, conosciuti a Maglie e dintorni come ‘persone per bene’, rispondono del reato continuato e pluriaggravato di usura nei confronti di un parroco.

Anche un prete, nel "Libro Mastro" della coppia di insospettabili usurai, tra cui compare il nome di un maresciallo dei Carabinieri in pensione. L'avviso di conclusione delle indagini, notificato dal pubblico ministero Donatina Buffelli ai coniugi magliesi svela l'esistenza di due vittime di usura. Anzitutto, un piccolo imprenditore agricolo, caduto nella trappola dei coniugi con la complicità del 23enne di Giurdignano G.A., il quale risponde del reato continuato di estorsione. Non solo, poiché G.L.D.D. 60 anni, maresciallo dei carabinieri in pensione e la moglie A.G. rispondono del reato continuato e pluriaggravato di usura nei confronti di un parroco. I due magliesi gli avrebbero prestato in varie tranche, applicando tassi d'interesse elevati, la somma di 205mila euro.

Gli episodi si sarebbero verificati tra Castro e Maglie a partire dal gennaio 2012 e per ben quattro anni. Difatti, il 16 aprile scorso, gli agenti del commissariato di Otranto hanno "pizzicato" il sacerdote a casa della coppia mentre restituiva parte delle somme dovute. Ci sono altri aspetti che rendono il reato ancor più grave, anche dal punto di  vista giuridico. I coniugi, infatti, avrebbero approfittato della situazione di particolare "vulnerabilità" del prete. Questi si trovava in cattive acque e doveva provvedere al mantenimento della Casa di Riposo da lui gestita. L'interesse mensile veniva stabilito sulla base di 23 euro per ogni mille euro di credito e doveva essere pagato in anticipo. Le modalità? Una sottoscrizione e la consegna di cambiali di mille euro, corrispondenti al capitale prestato a garanzia del debito.
 
Gli inquirenti hanno individuato ben 6 tranche di prestito; somme di denaro che dopo vari prestiti e differimenti andavano in scadenza nel corso del 2016. Il primo di 71mila euro, fino al 24 gennaio del 2016; 60mila euro con scadenza al 10 febbraio; 7mila euro ed ulteriori 37mila fino alla data del 15 febbraio; 20mila euro in data 1 aprile ed infine altri 10mila euro con scadenza al 10 luglio del 2016. 

Gli indagati hanno dieci giorni di tempo per chiedere di essere interrogati dal pubblico ministero o per presentare memorie difensive. Entrambi rispondono dei reati continuati di usura pluriaggravata, estorsione, tentata estorsione e minacce.
 
G.L.D.D. è difeso dall'avvocato Luigi Rella, mentre la moglie A.G. dal legale Fabrizio Pisanello.



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