Coronavirus: 1.567 casi positivi, 109 in provincia di Lecce. Nessun ricovero nelle ultime 24 ore

52 decessi, 1.567 casi positivi di cui 109 in provincia di Lecce e 1690 ricoverati di cui lo 0,6% in terapia intensiva. Sono i numeri del bollettino epidemiologico della Regione

Il 42% dei posti letto in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid19. È la fotografia che Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha fatto della Puglia che, numeri alla mano, si posiziona leggermente sotto la media italiana del 43%, ma supera la soglia critica del 30% fissata dal Ministero della Salute. Per quanto riguarda i ricoverati in area non critica – medicina generale, malattie infettive e pneumologia – è occupato il 46% dei posti disponibili (qui i dati). Secondo i dati dell’ultimo bollettino epidemiologico della regione, le persone che hanno avuto bisogno di cure in Ospedale sono 1.690, come  ieri.

Per quanto riguarda i nuovi casi di coronavirus coperti nelle ultime 24 ore, su 9.770 test per l’infezione da Covid-19 sono stati registrati 1.567 casi positivi: 537 in provincia di Bari, 162 in provincia di Brindisi, 199 nella provincia BAT, 407 in provincia di Foggia, 109 in provincia di Lecce, 142 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 52 decessi: 13 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 21 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 9 in provincia di Taranto.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 732.942 test. 11.823 sono i pazienti guariti. 32.959 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 46.054 così suddivisi:

  • 17.833 nella Provincia di Bari
  • 5.219 nella Provincia di Bat
  • 3.223 nella Provincia di Brindisi
  • 10.743 nella Provincia di Foggia
  • 3.513 nella Provincia di Lecce
  • 5.201 nella Provincia di Taranto
  • 316 attribuiti a residenti fuori regione
  • 6 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.



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