Dichiarazioni deputata grillina su Nassirya, i Carabinieri non ci stanno

Dopo le eclatanti parole della parlamentare a 5 stelle, Emanuela Corda, si sono scatenate numerose polemiche. Oltre all’indignazione dei politici, arriva direttamente dal Cocer dei Carabinieri leccesi un duro attacco per difendere l’onore dei militari caduti in quell’occasione.

La polemica innescata dalle parole di Emanuela Corda, parlamentare a 5 Stelle, non si placa. Ieri in Parlamento si è voluto ricordare quel terribile giorno di novembre di dieci anni fa in cui un autoarticolato si introdusse ed esplose nella base militare italiana a Nassirya, portando morte e distruzione.

"Signor Presidente, gentili colleghi, l'aspetto più drammatico della strage di Nassiriya è che, a nostro parere, non fu uno scontro tra buoni e cattivi, non fu un attacco di militari che fecero strage di civili in occasione del decimo anniversario della strage di Nassiriya. Da una parte e dall'altra, infatti, vi erano delle vittime, e i responsabili politici e morali, i mandanti di quella strage non sono mai stati puniti. Tutti noi ricordiamo commossi i 19 italiani deceduti in quell'attacco kamikaze, e oggi siamo vicini ai loro familiari; a volte ricordiamo anche i 9 iracheni che lavoravano nella base italiana, ma non troppo spesso. Nessuno ricorda però il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage: quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perché anch'egli fu vittima oltre che carnefice".

Queste le dichiarazioni della deputata eletta in Sardegna per il Movimento Cinque Stelle che hanno scatenato l’ira di politici e non solo. Anche i Carabinieri di Lecce si sentono indignati da queste parole e le hanno considerate altamente offensive.

Per far presente ciò il Maggiore Nicola Candido, delegato del Cocer (Comitato Centrale di Rappresentanza) dei Carabinieri della Provincia di Lecce, ha redatto un comunicato nel quale si legge: “Le parole vergognose pronunciate alla Camera dei Deputati da un parlamentare della Repubblica nel giorno del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace suscitano sdegno e riprovazione nel Cocer Carabinieri, perché offendono il sentimento nazionale di un intero popolo”.

Il comunicato continua in questo modo: “Accomunare nel ricordo vittime innocenti e carnefici è maldestra iperbole sociologica e stupido giustificazionismo della violenza terroristica. Il Cocer Carabinieri invita pertanto il parlamentare a fare pubblica ammenda e a trarne le necessarie conseguenze, perché immolare la propria vita per la patria è il più grande atto d’amore che un cittadino possa fare per il proprio paese”.

Si legge, infine: “I Carabinieri d’Italia, quando si arruolano, giurano solennemente davanti alla bandiera di difendere le libere istituzioni in patria e all’estero anche a costo della propria vita”.



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