Dopo il Twiga Beach, a Otranto scatta il sequestro di un altro stabilimento balneare in costruzione

Dopo il Twiga Beach, gli uomini delle forze dell’ordine hanno sequestrato il cantiere in località Staffa-Cerra a Otranto, dove sono in corso i lavori dello stabilimento balneare ‘Salento Beach’

Sorprende, ma non troppo, il sequestro scattato questa mattina al cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione dello stabilimento balneare «Salento Beach» a Otranto. I riflettori della Procura di Lecce, accesi sul lido extra lusso che avrebbe dovuto portare il nome del famoso marchio di Flavio Briatore, avevano giocoforza illuminato anche le altre ‘costruzioni’ presenti in località Staffa-Cerra, a pochi passi dall'ormai sfumato 'Twiga Beach'.
  
Contestualmente al sequestro, gli uomini delle forze dell’ordine, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno provveduto a notificare il provvedimento all’imprenditore che sta realizzando l’opera e al geometra progettista responsabile dei lavori in relazione alle violazioni in materia di “abusi edilizi in zona soggetta a vincolo paesaggistico e abusiva occupazione del demanio marittimo”, “falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico” e “distruzione o deturpamento di bellezze naturali”.
  
Le indagini avrebbero consentito di accertare: interventi di sbancamento di terreno, lavori edili di realizzazione di vari manufatti non amovibili per l’accesso al mare ed attività balneare in una zona, tra le altre cose, soggetta a divieto di balneazione a causa dei periodici fenomeni franosi della falesia, nonché modifiche allo stato dei luoghi in chiara violazione alla articolata normativa e in difformità con le opere per le quali il comune di Otranto aveva rilasciato la relativa autorizzazione.
  
Insomma, questa mattina i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale insieme al personale della Polizia Provinciale di Lecce hanno proceduto al sequestro del cantiere.



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