Molestie sessuali su due affittuarie? Condanna lieve per un imprenditore di Galatina

Nell’interrogatorio di garanzia, il 62enne di Galatina si è difeso sostenendo che le due giovani donne si sarebbero inventate, di sana pianta, le accuse.

Arriva una lieve condanna per un imprenditore accusato di violenza sessuale verso due affittuarie. Il collegio della prima sezione collegiale (Presidente Francesca Mariano, a latere Sergio Tosi ed Alessandra Sermarini) ha inflitto la pena di due anni ( pena sospesa e non menzione), riconoscendo le attenuanti generiche e la “tenuità” del fatto. Protagonista M.G., un 62enne di Galatina, difeso dagli avvocati Viviana Labbruzzo e Mario Fazzini, i quali una volta depositate le motivazioni della sentenza, proporranno ricorso in Appello.

L’arresto e l’interrogatorio di garanzia

M.G. venne arrestato e ristretto ai domiciliari alla fine del 2015, su richiesta del pubblico ministero Maria Vallefuoco. Fu poi scarcerato su istanza della difesa.

L’imprenditore avrebbe manifestato, secondo l’accusa, attenzioni morbose verso le inquiline. Nel primo caso, mentre si stava intrattenendo per strada a parlare con una delle due, avrebbe cercato di baciarla e l’avrebbe palpeggiata, invitandola a raggiungerlo in un appartamento sfitto. L’altro episodio di molestie sarebbe avvenuto appena 48 ore dopo, all’ingresso della casa affittata.

Nell’interrogatorio di garanzia, l’indagato si è difeso, sostenendo che le due giovani donne si sarebbero inventate di sana pianta i presunti episodi di violenza sessuale. Entrambe, già a partire dall’anno precedente, dovevano all’uomo diverse mensilità arretrate. Infine, si era arrivato al recesso del contratto nell’ottobre 2014; a partire da quella data, non le avrebbe più sentite. Intanto, nel novembre dello stesso anno, dunque appena un mese dopo, sarebbe stata depositata la querela. Subito dopo le telefonate intercorse tra le due ragazze per “confrontarsi” sugli abusi subìti.



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