La Procura vuole vederci chiaro sull’esatta dinamica dell’incidente stradale del 31 ottobre scorso, in cui perse la vita la 17enne di Presicce, Siria Fanciullo. In mattinata, il pm Donatina Buffelli ha conferito una consulenza tecnica all’ingegnere Antonio Vernaleone. La perizia riguarda anche l’analisi di ulteriori filmati estrapolati dalle telecamere della zona. Anche i legali dei due indagati hanno nominato dei propri consulenti di parte. Le operazioni peritali inizieranno il 10 dicembre.
M. T., 47enne di Alessano, il conducente dell’auto che avrebbe tagliato la strada alla macchina in cui si trovava a bordo la 17enne, è assistito dall’avvocato Luigi Piccinni. Invece, Walter Alfarano, il 27enne cognato di Siria, che si trovava al volante della Renault Clio andatasi a schiantare contro il muro di un’azienda, è difeso dal Legale Matteo Candela. Infine, la famiglia di Siria Fanciullo è assistita dall’avvocato Giovanni Chiffi.
Siria Fanciullo è deceduta dopo un grave incidente stradale, il 31 ottobre durante la notte di Halloween. Nelle scorse ore, è stato deferito all’autorità giudiziaria, M.T. 47enne di Alessano. Il nuovo indagato è stato già ascoltato in caserma dagli inquirenti. I carabinieri sono risaliti a lui, anche dopo aver preso visione di alcuni filmati. Il 47enne risponde di omicidio stradale, lesioni personali gravissime e omissione di soccorso.
Il cognato di Siria era stato già iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, con l’accusa di «omicidio stradale».
Una prima ricostruzione di quella notte
La ‘famiglia’ si stava recando al compleanno di un amico comune, ma alla festa non è mai arrivata. La tragedia si è consumata sul tratto tra Alessano e Lucugnano, dove il 27enne Walter Alfarano ha improvvisamente perso il controllo dell’auto, su cui viaggiava insieme alla moglie e alle sorelle di lei. La corsa del mezzo è terminata contro le inferriate esterne di una ferramenta che si affaccia sulla statale. Un impatto terribile, violento che è costato la vita alla 17enne. Gravemente ferite anche le due donne e lo stesso conducente, cognato della vittima.