La lite tra due stranieri degenera e spunta un coltello, 33enne nigeriano ferito ad una gamba

Un 33enne di origini nigeriane, ferito ad una gamba da un coltello durante una lite, si trova ora ricoverato all’ospedale di Gallipoli. Fermato il presunto aggressore, un 30enne del Burkina Faso che era scappato dopo l’accoltellamento.

È una scena già vista quella che si è consumata in una masseria abbandonata nelle campagne di Nardò, a pochi passi dal “Pianeta Cinema”. Una lite tra due stranieri, scoppiata per banali motivi, è degenerata fino a quando nel parapiglia generale non è spuntato fuori un coltello con una lama di circa 20 centimetri.
  
Ad avere la peggio è stato un 33enne di origini nigeriane, colpito ad una gamba con il fendente e trasportato d’urgenza a bordo di un’ambulanza all’ospedale ‘Sacro Cuore’ di Gallipoli, dove è arrivato in «codice rosso». Non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici del nosocomio della Città Bella vogliono monitorare le sue condizioni prima di dimetterlo.
  
L’aggressore, un 30enne del Burkina Faso senza fissa dimora, è stato fermato e accompagnato in Commissariato. Gli agenti, guidati dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì, dopo aver ascoltato il racconto dei testimoni e tracciato un identikit dell’autore sono riusciti a rintracciarlo all’interno di un’abitazione del centro storico neretino, dove aveva trovato rifugio. A nulla è servito scappare in sella a una bici dopo aver lasciato il suo ‘avversario’ in una pozza di sangue. Il ragazzo aveva addosso ancora gli stessi vestiti descritti dai testimoni e il coltello, poi sequestrato. Concluse le formalità di rito, per lo straniero si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.
  
Una scena già vista, come detto: solo pochi giorni fa, vicino alla Caritas di Lecce, il litigio tra due extracomunitari si era concluso allo stesso modo: con un accoltellamento. Solo il provvidenziale intervento di alcuni residenti della zona ha impedito la tragedia. Il cittadino straniero si trova ancora ricoverato in gravissime condizioni al Vito Fazzi.  



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