Minacce a ex calciatore giallorosso: indagati due ultras del Lecce

Non solo avrebbero minacciato – secondo le indagini della Digos – l’ex calciatore giallorosso Walter Lopez, bensì l’avrebbero anche indotto a dichiarare alla stampa che la famiglia Tesoro non corrispondesse regolarmente gli stipendi.

Gli avrebbero addirittura intimato di riferire alla stampa che la Famiglia Tesoro non corrispondesse regolarmente gli emolumenti dovuti ai singoli tesserati. Insomma, i dissidi di alcuni Ultras nei confronti della vecchia proprietà sarebbero poi sfociati in vere e proprie minacce davanti agli occhi della famiglia di un ex calciatore del Lecce. Questi alcuni dei fatti contestati a due esponenti della tifoseria giallorossa, sebbene non si escluda che altri otto abbiano partecipato all’aggressione nei confronti di Walter Lopez. Nella giornata di ieri, infatti, il personale della Questura leccese ha notificato due avvisi di garanzia a conclusione delle indagini – coordinate dal Sostituto Procuratore, dr. Massimiliano Carducci, e portate avanti grazie all’attività di polizia giudiziaria condotta dalla Digos – nei confronti di altrettanti soggetti. Nello specifico, si tratta di “violenza o minaccia per costringere a commettere un reato in concorso”.

Tutto risale allo scorso 19 Aprile. Al termine del match Lecce-Foggia infatti – valevole per il campionato di Lega Pro (girone C) e disputatosi presso lo stadio “Via del Mare” – una decina di supporter si sarebbero appostati dinanzi all’abitazione dell’atleta uruguaiano, attendendone l’arrivo. Qui, mentre ancora era in compagnia della moglie e dei due figlioli minori, gli avrebbero intimato di scendere dall’auto con fare “poco gentile”, volendo usare un eufemismo. Dopodiché la richiesta di diffondere ai giornalisti la notizia secondo cui l’allora sodalizio non pagasse gli stipendi. Circostanza, ovviamente, non corrispondente al vero.

Eppure, oltre a tale episodio, ciò che avrebbe ancora infastidito una frangia del tifo salentino è anche il non ossequio alla curva nord. O meglio, il mancato saluto ai propri beniamini al termine della partita. I destinatari dei provvedimenti sono persone già note agli ambienti di polizia, in quanto più volte sottoposte a diniego d’accesso nei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (il cosiddetto DASPO).

Tutti i dettagli illustrati stamattina dal dott. Raffaele Attanasi, capo della Digos di Lecce, nella ‘Sala Arcuti’ della Questura. 



In questo articolo: