Si conclude con la condanna il processo a carico dell’uomo accusato di aver minacciato e perseguitato la ex fidanzata, fingendosi un santone. Il gup Maria Francesca Mariano ha inflitto la pena di 4 anni di reclusione all’imputato, al termine del rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Il pm Giorgia Villa aveva chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi (con pena sospesa). Il 37enne di Casarano rispondeva dell’accusa di atti persecutori. L’imputato, attraverso il proprio legale, l’avvocato Attilio De Marco, presenterà ricorso in Appello.
Il giudice ha inoltre disposto il risarcimento in separata sede in favore della persona offesa che si era costituita parte civile, con l’avvocato Salvatore Ponzo.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della presunta vittima. I fatti si sarebbero verificati fino al mese di febbraio del 2022, in un paese del Basso Salento. In base a quanto ricostruito nel corso dell’inchiesta, il 37enne avrebbe esercitato un controllo sistematico nei confronti della compagna, mosso da una irrefrenabile gelosia. In particolare, le avrebbe vietato di incontrare le amiche e l’avrebbe tempestata di messaggi offensivi e minacciosi. La ragazza avrebbe deciso di interrompere la relazione. Successivamente, non riuscendo più a contattare la ex compagna il 37enne avrebbe utilizzato altri espedienti.
Secondo l’accusa, fingendosi un sedicente maestro spirituale, utilizzando un’altra utenza, le avrebbe inviato messaggi del tipo: “Abbiamo fatto un rituale su di te per ucciderti e uno che mi ha dato l’ordine di ucciderti è un tuo amico. Se vuoi sapere tutta la verità dobbiamo annullare il rituale”. Inoltre, le avrebbe inviato alcune foto in cui si vedevano due coltelli con la lama indirizzata verso il volto della ragazza.
Come detto, al termine del processo è arriva la condanna per l’imputato che presenterà ricorso in Appello, nelle prossime ore.