Lite tra fidanzati finisce in tragedia a Morciano di Leuca. Giovane accoltellata in ospedale, il fidanzato confessa

Risponde di tentato imicidio il 30enne che, dopo l’interrogatorio, avrebbe confessato di essere l’autore delle coltellate. La ragazza in ospedale.

Una serata tranquilla come tante, poi la lite e l’assurdo epilogo. Una ragazza di 26 anni, studentessa residente a Tricase, è stata raggiunta da 7 coltellate alle spalle e l’autore del gesto, in base alla confessione, sarebbe il suo fidanzato.

Dopo una serata trascorsa insieme, sarebbe scoppiata una lite, cosa comune in una coppia. Poi la rabbia e l’annebbiamento. Il ragazzo, Giorgio Vitali 30enne di Gagliano del Capo, avrebbe colpito più volte la fidanzata, Stefania De Marco, lasciandola a terra in una pozza di sangue all’interno del bagno di un’abitazione della famiglia della 26enne in via Messapia.

Allertati da una chiamata che parlava di una donna ferita per caduta, nel giro di poco tempo sul posto è arrivato personale del 118. La reale situazione è stata evidente sin da subito e gli operatori sanitari hanno chiamato i carabinieri. Ad effettuare il sopralluogo i militari della Compagnia di Tricase, comandati dal Capitano Alessandro Riglietti.

A chiamare il 118 sarebbe stata un’amica della malcapitata, su sollecitazione di Vitali. La ragazza è stata condotta all’ospedale Panico di Tricase. Nonostante le condizioni critiche, non sarebbe in pericolo di vita ma è ricoverata in Rianimazione.

A stretto giro, gli uomini del Norm di Tricase hanno rintracciato il giovane e, con l’ausilio dei colleghi della stazione di Salve, hanno avviato l’interrogatorio presso la stazione di Salve. Il 30enne ha tentato dapprima di negare, riferendo ai militari di avere trovato la fidanzata riversa a terra forse per una caduta. Poi, entrato in contraddizione più di una volta, alla presenza del suo legale l’avvocato Paolo Pepe, ha confessato dopo circa 2 ore e mezza.

Ritrovato il coltello nelle sterpaglie

Non restava che cercare l’arma del delitto, quel coltello con cui ha ferito la fidanzata. I Carabinieri della stazione di Salve lo hanno cercato a lungo, battendo la zona fino a quando – anche grazie alle indicazioni fornite dal 30enne – non lo hanno trovato. Il coltello era stato buttato in una zona “incolta”, a pochi passi dall’abitazione, dove si è consumata la tragedia. Lo aveva gettato lì,  tra le  sterpaglie mentre provava ad allontanarsi.

Un impeto di gelosia pare ci sia all’origine del gesto. Vitali è bracciante agricolo ed appartiene ad una buona famiglia.

Il 30enne è stato condotto in carcere verso le 5 del mattino su disposizione del PM, Maria Rosaria Micucci. Pesante l’accusa per il 30enne che risponde di tentato omicidio.

L’udienza di convalida si svolgerà nelle prossime ore.



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