Traffico di droga dietro l’omicidio di Francesco Fasano? Sei assoluzioni con rito abbreviato

In una precedente udienza, si è tenuta la requisitoria del pm che aveva invocato oltre 70 anni di carcere per i sei imputati

Arrivano sei assoluzioni al termine del processo con rito abbreviato su di una presunta associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti, nelle “piazze” di Melissano e paesi limitrofi.

Il gup Cinzia Vergine ha assolto, “perché il fatto non sussiste”: Pietro Bevilacqua, 33 anni e Biagio Manni, 51enne, entrambi di Melissano (chiesti 16 anni); Maicol Andrea Manni, 28enne di Melissano e Gianni Vantaggiato, 49enne, residente in provincia di Vercelli (12 anni); Luca Piscopiello, 38 anni e Luca Rimo, 37 anni, entrambi di Melissano (9 anni). Il giudice ha disposto anche la scarcerazione degli imputati detenuti per questo processo. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro il termine di 60 giorni.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati: Francesco Fasano, Silvio Caroli, Mario Coppola, Luca Laterza, Ladislao Massari che avevano chiesto l’assoluzione per i propri assistiti.
Invece, la madre, il padre e la sorella di Francesco Fasano, assistiti dagli avvocati Luigi Corvaglia e Claudio Miggiano, si erano costituiti parte civile.

In una precedente udienza, si è tenuta la requisitoria del sostituto procuratore Maria Vallefuoco che ha invocato oltre 70 anni di carcere.

Invece, nei giorni scorsi si è tenuta la requisitoria della Pubblica Accusa nel corso del processo con rito ordinario davanti ai giudici della Corte d’Assise. La Procura ha invocato due ergastoli per l’omicidio di Francesco Fasano. I sostituti procuratori Stefania Mininni e Maria Vallefuoco, hanno chiesto il carcere a vita per Daniele Manni, 39enne di Casarano e Angelo Rizzo, 23enne di Melissano, accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti e futili. Daniele Manni, inoltre, risponde del tentato omicidio di Francesco Fasano e Pietro Bevilacqua (tra il 18 ed il 19 luglio) che avrebbe innescato una reazione a catena. Non solo, è accusato anche di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Come Angelo Rizzo e i concittadini Luciano Manni, 66 anni e Antonio Librando, 42 anni, per i quali è stata chiesta la condanna rispettivamente alla pena di 15 e 12 anni.

Le prime indagini

Francesco Fasano, 22enne di Melissano venne freddato il 24 luglio del 2018 con un solo colpo di pistola alla tempia. Il corpo fu ritrovato intorno alla mezzanotte sulla strada provinciale 206 che collega Casarano a Ugento.
Le indagini sull’omicidio del giovane, avrebbero permesso di individuare uno scontro in atto tra due fazioni createsi all’interno di una originaria associazione dedita al traffico di stupefacenti che operava nelle “piazze” di Melissano e paesi limitrofi.

La nuova inchiesta

Invece, nei giorni scorsi, è stato messo a segno il blitz “La svolta 2.0“, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del comando provinciale in collaborazione con la Compagnia di Casarano, iniziata nel marzo 2018, e che rappresenta l’epilogo dell’attività investigativa che, il 26 luglio 2018, portò i militari a eseguire dieci fermi, a seguito dell’omicidio di Francesco Fasano.



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