Sono stati ascoltati in giornata altri dodici arrestati nell’inchiesta “Final Blow“. Dinanzi al gip Simona Panzera sono comparsi per l’interrogatorio di garanzia dal carcere di Lecce: Luigi Vergine, 46 anni, di Squinzano e Nicolas De Dominicis, 23 anni, di Vernole. Entrambi hanno risposto alle domande del giudice, chiarendo la propria posizione. De Dominicis ha ammesso un episodio di acquisto di sostanza stupefacente. Vergine ha negato l’appartenenza alla presunta compagine mafiosa che avrebbe messo le mani sugli affari più redditizi a Lecce e provincia.
Invece si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: Riccardo Buscicchio, 49 anni, di Lecce; Salvatore Bruno, 54 anni, di Lizzanello, detto Bambinone; Dario Calogiuri, 40 anni, di Lecce; Stefano Guadadiello, 36 anni, di Squinzano; Stefano Monaco, 30 anni, di Lecce; Manuel Gigante, 39 anni, di Lecce; Riccardo Cozzella, 33 anni, di Trepuzzi; Luigi Lazzari, 45 anni, di Cavallino; Giuseppe Marzano, 54 anni, di Galatone; Antonio Leto, 30 anni, di Caprarica; Luciano Mazzei, 32 anni, di Calimera.
Sono assistiti dagli avvocati: Silvio Verri, Alessandro Stomeo, Fabio Corvino, Ladislao Massari, Chiara Fanigliulo, Paola Scarcia, Giovanni Valentini, Salvatore Rollo, Pantaleo Cannoletta, Germana Greco.
Gli interrogatori in carcere continueranno anche nella giornata di domani.
Gli arrestati, complessivamente sessantotto, rispondono a vario titolo, di: associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione della legge sulle armi, associazione finalizzata al traffico di droga e esercizio aggravato e partecipazione al gioco d’azzardo.
Gli arresti hanno riguardato i clan leccesi Pepe e Briganti, ma non solo. L’operazione investigativa ha interessato anche le aree del Nord Salento e di Nardò e Galatone.
