Il Riesame conferma altre otto misure cautelari, nell’ambito dell’inchiesta “Final Blow“.
Al termine dell’udienza camerale, sono stati rigettati anche gli ultimi ricorsi presentati dalla difesa.
Il collegio (Presidente Carlo Cazzella, relatrici Pia Verderosa e Anna Paola Capano) ha confermato il carcere per: Angelo Brai, 47 anni, di Merine; Stefano Guadadiello, 36 anni, di Squinzano; Leandro Greco, 41 anni, di Lecce; Maurizio Greco, detto Belva, 54enne leccese; Vito Manzari, 61 anni, di Lecce; Giovanni Persano, 39 anni, di Lecce; Shkelzen Pronjaj, 35 anni, albanese, residente a Lizzanello. Infine, resta ai domiciliari, Susanna Vonghia, 54 anni, di Galatone.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Ladislao Massari, Chiara Fanigliulo, Giuseppe Presicce, Giuseppe De Luca, Benedetto Scippa.
Anche ieri, la discussione in aula si è svolta con modalità del tutto inedite, tenendo conto dell’emergenza Coronavirus, ed i legali hanno presentato memorie difensive, evitando la presenza in aula.
Ad ogni modo, al termine di ben quattro complessive udienze, visto il gran numero di posizioni da valutare, il Riesame ha rigettato tutti i ricorsi.
L’operazione “Final Blow”
Gli arrestati, sono stati raggiunti alla fine di febbraio da un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Simona Panzera, su richiesta del sostituto procuratore della Dda Valeria Farina Valaori (il fascicolo è adesso nella mani della collega Giovanna Cannarile).
Rispondono a vario titolo ed in diversa misura di: associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione della legge sulle armi, associazione finalizzata al traffico di droga e esercizio aggravato e partecipazione al gioco d’azzardo.
Gli arresti hanno riguardato i clan leccesi Pepe e Briganti, ma non solo. L’operazione investigativa ha interessato anche le aree del Nord Salento e di Nardò e Galatone.
