
La cocaina purissima era destinata anche a rifornire le piazze di Lecce, Milano, Genova, Roma, Pavia e Imperia. Tra i nomi spuntano quelli di quattro salentini con diversi ruoli: da quello di “semplici” corrieri a capi del gruppo locale. Una quinta, originaria di Melissano, è stata rintracciata in un albergo a Milano.
Ci sono anche quattro salentini coinvolti nell’Operazione «X-Five 2010». Un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Como Sezione Criminalità Organizzata e Straniera. Gli arresti, avvenuti nella mattinata odierna, sono il frutto di un’investigazione iniziata nel 2010 e sono stati emessi dal Tribunale di Milano – Sezione Giudice per le Indagini Preliminari per ventidue soggetti ritenuti responsabili a vario titolo del reato di traffico internazionale di stupefacenti dal Sud America verso l’Italia ed altri paesi dell’Europa, di ingenti quantitativi di cocaina.
In tale contesto, in questa provincia, il personale della Squadra Mobile della Questura di Lecce ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di: Davide Caputo, 38enne di Melissano; Roberto Chezzi, 44enne di Cutrofiano ma residente a Maglie; Mario Rosafio, 57enne di Melissano e sua moglie Antonietta Vantaggiato, 44enne anch’essa di Melissano.
Il tutto ha avuto inizio grazie ad alcune intercettazioni telefoniche effettuate per rintracciare un cittadino italiano latitante, grosso trafficante internazionale di stupefacenti, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Milano nel settembre 2009. L’uomo era ritenuto il capo, l’organizzatore ed il promotore di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, ed in particolare all’importazione dal Perù e da altri Paesi Sudamericani in Italia di cocaina. L’attività investigativa, sempre condotta dalla Squadra Mobile di Como, ha consentito di raccogliere indubbi elementi in merito all’importazione di 500 Kg di cocaina purissima.
Le intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti del latitante hanno evidenziato che, nonostante egli fosse ricercato, continuava ad operare nel settore del narcotraffico ed era a capo di un’organizzazione criminale, ben strutturata, che si dedicava alla sistematica importazione in Italia e in altri paesi dell’Unione Europea (Olanda, Belgio, Spagna e Francia) di enormi carichi di cocaina provenienti sempre dal Perù e da altri Paesi del Sud America. Lo stupefacente intercettato serviva a rifornire anche “le piazze” di Lecce, oltre a quelle di Milano, Genova, Roma, Pavia ed Imperia.
L’indagine ha consentito, poi, di raccogliere altri elementi in merito all’importazione, via mare, dal Sud America in Italia, di circa 100 Kg di cocaina. Una parte di questa, pari a oltre 78,5 Kg, è stata sequestrata presso il porto di Vado Ligure in provincia di Savona il 20 gennaio 2011, mentre la restante parte del carico sfuggita ai controlli, è stata recuperata prima e ceduta poi fra Milano e Genova.
Stessa sorte ha avuto il carico partito dal Perù e diretto nel nostro territorio, via mare, stesso porto d’arrivo Vado Ligure il 2 luglio 2011. Il carico di cocaina, di circa 125 Kg, è stato, come successivamente accertato, sottratto dal cosiddetto “gruppo dei calabresi”, incaricato dai finanziatori al recupero nel suddetto porto savonese.
Nel periodo successivo è stato riscontrato che il sodalizio acquistava ed importava, dal Sud America in Italia, un notevole quantitativo di droga che giungeva, via mare, presso un porto olandese nel mese di febbraio 2012. Sostanza che veniva stoccata in Francia e da lì trasportata in Italia a mezzo di corrieri. Parte di questo carico, circa 5 Kg, è stato trovato in possesso di un corriere di origini calabresi ma residente in provincia di Imola, e sequestrato dalla Squadra Mobile di Como, sempre nell’imolese, dopo un inseguimento rocambolesco.
Nella stessa circostanza, su sollecitazione della Polizia italiana, quella francese ha proceduto al sequestro di altri nove Kg di cocaina, che veniva ritrovata nella cittadina francese di Golfe Juan nel luglio 2012. Nell’occasione la Polizia francese ha arrestato altri due soggetti facenti parte dell’organizzazione criminale, di cui un italiano residente in Francia e un francese.
Il gruppo salentino in questa organizzazione aveva i seguenti ruoli: Rosafio e la sua compagna erano a capo del gruppo locale, nelle vesti di interlocutori diretti con gli esponenti di spicco del sodalizio criminale, mentre gli altri due arrestati avevano il compito di “semplici” corrieri.
Dei 22 arrestati fa parte anche un’altra salentina, Samanta Scarlino, 32enne di Melissano, rintracciata questa mattina in un albergo di Milano.