
Ha patteggiato 1 anno di reclusione, con pena sospesa, per omicidio colposo, l’accompagnatore indagato per la morte del 13enne, originario di Giurdignano, affetto da distrofia muscolare, deceduto a cinque giorni di distanza dalla caduta, all’uscita da scuola, dalla sedia a rotelle.
L’operatore socio sanitario, un 29enne di Maglie, ha patteggiato la pena, davanti al gip, dopo l’udienza camerale.
L’indagato era difeso dall’avvocato Maria Greco che ha concordato la pena con il pm Alberto Santacatterina, titolare dell’inchiesta. In precedenza, erano state depositate le conclusioni dell’autopsia del medico legale Alberto Tortorella, da cui sarebbe emerso un nesso di causalità tra la caduta e l’evento morte.
La ricostruzione dei fatti
Dalla ricostruzione dei fatti, nella mattinata di martedì 6 febbraio del 2024, al momento dell’uscita dalla scuola, intorno alle 13.30, il ragazzo, accompagnato dall’operatore, cadde dalla sedia a rotelle, per poi battere gli arti inferiori a terra. Venne soccorso dai presenti per poi essere riportato in macchina a casa. Il 13enne, però, con il passare delle ore, cominciò a sentirsi male e attorno alle 15, venne condotto dai genitori all’ospedale “Veris Delli Ponti” di Scorrano, per poi essere trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce, per il peggiorare della situazione clinica che portò al decesso.
Il 13enne disabile riportò una doppia frattura alle tibie con interessamento del bacino. Non solo, poiché sarebbe emersa la presenza di un edema cerebrale.
Le indagini presero il via dalla denuncia presentata dai familiari del ragazzo, assistiti dagli avvocati Salvatore Corrado e Gabriele Toma.
Ed in queste ore, l’Oss ha patteggiato la pena, chiudendo i conti con la giustizia.