Ricettazione aggravata di cellulari rubati nel 2015 a Lido Conchiglie: denunciati in quattro

I Carabinieri di Neviano hanno deferito in stato di libertà quattro persone. Le accuse sono di ricettazione di diversi telefoni cellulari e di concorso in estorsione per due di essi. I furti erano avvenuti, secondo i militari, sulla spiaggia di Lido Conchiglie nel 2015.

I Carabinieri della Stazione di Neviano questa mattina hanno deferito in stato di libertà T.D. 40enne, A.Y. 34enne, M.E. 30enne – residenti a Neviano – e P.J. 32enne, residente ad Aradeo, con l‛accusa di ricettazione di diversi telefoni cellulari e di concorso in estorsione per M.E. e P.J. .L‛indagine ha preso il via dal sequestro di diverse schede micro S.D. (espansione di memoria per cellulari) rinvenute e sequestrate a seguito di una perquisizione domiciliare a. Neviano a carico di T.D. 

Le indagini portate avanti dai militari di Neviano hanno permesso di individuare, attraverso le immagini memorizzate nelle schede, i proprietari delle stesse: due ragazzi di Sannicola ed una ragazza di Bovisio Masciago (MB), che avevano denunciato i furti avvenuti sulla spiaggia di Lido Conchiglie tra agosto e settembre 2015. Individuazione confermata anche tramite i tabulati telefonici acquisiti dai militari di Sannicola, sviluppati grazie al fatto che le vittime dei furti, in sede di denuncia, avevano comunicato ai Carabinieri il codice IMEI dei telefonini rubati. In tal modo si è potuto scoprire che i cellulari, dopo il furto, erano stati utilizzati con altri numeri di telefono e quindi da altre persone residenti in Neviano.

Queste persone sono comunque risultate estranee ai fatti penali avendo acquistato i cellulari presso il negozio di telefonia gestito da M.E. Questi – stando a quanto riferitoci dai militari – nel tentativo di eludere le indagini, aiutato da P.J. e sotto minaccia di morte avrebbe estorto ad A.Y. la firma di sottoscrizione di un falso contratto di conto vendita.

Così T.D., A.Y. e P.J., pluripregiudicati, insieme a M.E. incensurato, sono stati denunciati in stato di libertà per ricettazione aggravata ed estorsione.



In questo articolo: