Il giudice Marcello Rizzo della seconda Sezione Penale, al termine del processo per "direttissima", ha accolto l'istanza di patteggiamento per Giuseppe La Gioia, 41enne di Noicattaro ( provincia di Bari). Il suo difensore d'ufficio Sergio Bonatesta ha "concordato" la pena con il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci. La Gioia rispondeva del reato di furto aggravato ed è stato arrestato sabato scorso, presso la stazione di Lecce dagli uomini della Polfer assieme ai colleghi della Squadra Mobile.
Gli agenti lo hanno bloccato mentre stava per salire su un treno che lo avrebbe riportato a casa. La Gioia ha consegnato subito il telefonino che aveva nascosto all’interno del giubbino. Il cellulare è stato restituito al sacerdote e il 41enne di Noicattaro è stato arrestato in flagranza di reato. Le ricerche del ladro erano scattate, non appena il parroco della chiesa del Sacro Cuore (sita in viale Gallipoli a due passi dalla Questura ) ha consegnato ai poliziotti le immagini dell’impianto di videosorveglianza installato nell’ufficio della canonica. Le telecamere avevano immortalato tutto: nei frame, infatti, si vedeva chiaramente un uomo avvicinarsi alla scrivania con fare sospetto e sottrarre velocemente il telefonino lasciato incustodito.
La Gioia avrebbe approfittato del fatto che il prete si fosse allontanato per qualche minuto dal suo ufficio. Quando questi è rientrato nella stanza ha notato immediatamente che il cellulare era sparito. Scoprire chi avesse profanato la casa del Signore a quel punto è stato semplice. Anche perché, per uno strano caso del destino, gli agenti della Squadra Mobile hanno riconosciuto subito l’autore, in quanto lo avevano notato poco prima aggirarsi vicino alla Questura.
