Scritte contro i giudici sui muri del tribunale civile. Indagini per individuare i responsabili

Le scritte “incriminate” realizzate con uno spray di colore rosso, riportavano le frasi: “giudici ladri” e “giudici puttane a pagamento”.

Alcune scritte offensive contro i giudici sono apparse sui muri esterni e sul marciapiede del tribunale civile di via Brenta a Lecce.

La segnalazione è giunta al presidente Roberto Tanisi, nella mattinata di oggi. Ed è stata disposta la rimozione dei messaggi offensivi.

Le scritte “incriminate” realizzate con uno spray di colore rosso, riportavano le frasi: “giudici ladri” e “giudici puttane a pagamento”.

Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della stazione di Santa Rosa e sono stati informati di quanto accaduto anche gli agenti della Digos.

Nelle prossime ore, verranno analizzati i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, per cercare di risalire ai responsabili del grave atto vandalico.

Intanto è arrivata la ferma condanna per quanto accaduto da parte delle istituzioni e dei vari organi giudiziari.

L’inchiesta della procura di Potenza

Ricordiamo che solo pochi giorni fa, i militari della Guardia di Finanza hanno effettuato una raffica di perquisizioni nei confronti di nove soggetti, tra cui il giudice P. E., indagati a vario titolo dalla Procura di Potenza, per tentata concussione, corruzione in atti giudiziari e turbativa d’asta (compaiono anche quattro avvocati, tre commercialisti ed una cancelliera). L’inchiesta riguarderebbe la nomina di avvocati nell’ambito di procedure di controllo giudiziario di alcune aziende.

Adesso saranno le indagini a stabilire se vi sia un nesso tra le scritte offensive apparse sui muri del tribunale civile di via Brenta e l’inchiesta della Procura di Potenza.



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