Un padre che chiede giustizia. Intende andare a fondo sulla vicenda per aiutare i suoi due figli. Antonio Quarta, padre di due gemelli affetti dalla sindrome di Duchenne – per colpa di cui vivono attaccati ai macchinari, assistiti dai genitori nella loro casa di Merine – manifesta il proprio sdegno davanti alla sede del Tribunale civile di via Brenta, a Lecce. Da stamattina è lì per sensibilizzare la magistratura sulla gestione, a suo dire "poco trasparente", effettuata dal Comune di Lizzanello, degli oltre 300mila euro versati dalla Regione Puglia dal 2004 al 2007 per far fronte all'assistenza della coppia di fratelli. C’è di più. Secondo quanto denunciato dall'uomo, sarebbero stati utilizzati per altri casi.
Il signor Quarta ha così posto davanti alla cancellata d'ingresso del tribunale, un grande manifesto dove sotto la scritta "Sergio e Marco Quarta chiedono giustizia", viene denunciato in breve come dagli accertamenti della Guardia di Finanza risulti – stando sempre a quanto da egli sostenuto – che i soldi siano arrivati "ma siano poi spariti nel nulla". Alla denuncia pubblica Antonio Quarta allega una serie di documenti che attesterebbero quanto afferma.
"Lo sto facendo per i miei figli – dice Antonio Quarta in una nota riportata dall’ANSA – perché i miei ragazzi non vogliono essere penalizzati: deve essere riconosciuto loro quello che per legge spetta. E lo pretendono dalla magistratura, per capire che fine hanno fatto questi soldi, chi li ha presi e dove sono stati spesi, perché a noi non é arrivato niente, al contrario di quello che si può pensare. “Io dal Comune – conclude – ho avuto solo problemi e richieste di tasse da pagare".