Caccia al tordo con richiami acustici elettronici vietati. Tre denunce della Forestale

Il Corpo Forestale salentino effettua delle denunce nei confronti di tre soggetti poiché intenti a cacciare tordi con richiami acustici elettronici, mezzi vietati dalla legge. A Sannicola, invece, gli operatori hanno individuato una costruzione priva delle dovute autorizzazioni.

Gli agenti del Comando della Stazione del Corpo forestale di Gallipoli – a seguito di un’intensa attività tesa al rispetto della normativa sul corretto esercizio venatorio – hanno sorpreso in località “Torre Inserraglio”, nei pressi del Comune di Nardò , un 48enne leccese intento a cacciare tordi mediante l’ausilio di un richiamo acustico elettronico. L’uomo è stato immediatamente denunciato per caccia a specie di avifauna migratoria con mezzi vietati dalla legge. Sequestrati anche il fucile da caccia, le cartucce, la selvaggina abbattuta ed ovviamente il richiamo illegale utilizzato.

Gli stessi agenti, poi, unitamente al personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando provinciale di Lecce e ai colleghi del Comando della stazione forestale di Tricase, hanno sorpreso in località “Scafazzi” – agro del Comune di Presicce, nel Capo di Leuca – due uomini residenti ad Acquarica del Capo e Diso, rispettivamente di 55 e 49 anni, anch’essi intenti a cacciare tordi mediante l’ausilio di richiami acustici elettronici. Pure per costoro è partita la denuncia con l’accusa di "caccia a specie di avifauna migratoria" utilizzando al fine mezzi vietati, richiami acustici. Sequestrati anche in tal caso i fucili da caccia, le cartucce e i richiami illegali utilizzati.

Ma gli uomini della Forestale di Gallipoli non si sono certo fermati ed insieme al personale del Comando di Polizia Locale di Sannicola, hanno inoltre accertato che in località “Camaldari”, proprio nei pressi del Comune di Sannicola, erano state costruite delle opere edili abusive tra le quali un vano rustico da adibire presumibilmente a garage, ancora privo di copertura e impianti. Il tutto, come dicevamo, sprovvisto delle relative autorizzazioni in area assoggettata al vincolo paesaggistico. Le opere edili abusive sono state poste immediatamente sotto sequestro penale e la proprietaria di Sannicola, di 49 anni, è stata denunciata.



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