Spoglia e riprende con il cellulare l’apprendista minorenne, pasticciere di Matino ‘accompagnato’ in carcere

Si aprono le porte del carcere per un pasticciere di Matino, Gaetano Tommaso Reho accusato di violenza privata, violenza sessuale, furto e lesioni ai danni di un ragazzo minorenne. I fatti risalgono al 2008.

Chiuse l’apprendista, un ragazzo allora minorenne, nel bagno e dopo averlo spogliato lo riprese con il telefonino. Come se non bastasse, quando il giovane provò a reagire, per tutta risposta non solo lo riempì di calci e pugni, ma gli rubò anche il cellulare dopo averlo ripetutamente minacciato. Per questo, a Gaetano Tommaso Reho, 42enne titolare di una pasticceria di Matino è stato presentato il conto da pagare con la giustizia. Sono stati i Carabinieri della locale stazione a bussare questa mattina alla porta dell’abitazione del 42enne per dare esecuzione ad un ordine di carcerazione.
  
Dopodiché, gli uomini in divisa hanno accompagnato Reho a Borgo San Nicola, dove dovrà scontare una pena di quattro anni per violenza privata, violenza sessuale, furto e lesioni.  I reati furono commessi nel 2008, come detto, ai danni di un ragazzo che all’epoca dei fatti non aveva raggiunto nemmeno la maggiore età.
  
Tutto iniziò all’indomani dell’aggressione, quando i genitori della vittima si presentarono presso la stazione di Casarano per sporgere denuncia. Le indagini partirono proprio dal drammatico racconto dei familiari del ragazzo che aveva vissuto un incubo proprio in quel luogo dove avrebbe dovuto imparare un mestiere. I militari in stretta collaborazione con la Procura riuscirono a ricostruire quanto accaduto quella maledetta sera del 20 febbraio di otto anni fa.
  
Il provvedimento di oggi scaturisce a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso espresso dalla Corte Suprema di Cassazione che ha definito quindi definitiva la sentenza del 1 ottobre 2014 della Corte d’Appello di Lecce.



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