Stalking verso la ex, utilizzando il sistema di geolocalizzazione? 31enne sotto processo

Il gup, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio l’imputato. Il 31enne potrà difendersi dalle accuse durante il processo.

Un 31enne di San Pietro Vernotico, accusato di avere perseguitato, utilizzando anche il sistema di geolocalizzazione del cellulare, una 22enne residente in un comune alle porte di Lecce con cui aveva avuto una relazione, è finito sotto processo.

Il gup Giulia Proto, nella giornata di oggi, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio l’imputato per stalking, accogliendo l’istanza del pm Maria Grazia Anastasia. Nella scorsa udienza, la difesa aveva sostenuto la tesi dell’inattendibilità delle dichiarazioni della ragazza.

Le indagini presero il via dalla denuncia della presunta vittima nel dicembre del 2023. Il 31enne veniva accusato di averla perseguitata per due mesi, dopo la fine della relazione avvenuta nel settembre dello scorso anno.

In particolare, l’uomo, preoccupato di essere tradito, l’avrebbe controllata in ogni spostamento utilizzando il sistema di geolocalizzazione del cellulare che, solo in un primo momento, era stato condiviso da lei per rassicurarlo. E ancora, l’ex avrebbe inviato centinaia di messaggi, in forma anonima, tramite l’applicazione NGL, costringerla a bloccare ogni tipo di comunicazione social (whatsapp, facebook, tik tok, messenger).

Il 31enne avrebbe però continuato a perseguitarla, insultandola e minacciandola con frasi del tipo: “Ti trascino con la macchina”, utilizzando anche altri espedienti. Difatti, le avrebbe lasciato dei bigliettini vicino alla porta di casa, oppure glieli avrebbe consegnati di persona, dopo averla inseguita.

In un’occasione, avrebbe detto alla ex che, nel caso si fosse frequentata con un altro, non avrebbe esitato a sparargli alle gambe.

Il giovane, nel dicembre del 2023, fu raggiunto dal divieto di avvicinamento, ma il gip Proto ha revocato la misura cautelare.

Il processo, invece, inizierà davanti al giudice monocratico ed il 31enne potrà difendersi dalle accuse. Intanto, nel corso dell’udienza preliminare, la 22enne si è costituita parte civile.