Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per truffa e ricettazione e ora iniziano i guai per una coppia di coniugi residenti a Casarano. E’ questo il risultato finale di una operazione messa a segno dagli uomini della Polizia del Commissariato di Taurisano portata a termine nella giornata di ieri. Il tutto è nato qualche giorno fa dalla denuncia sporta dai titolari di una gioielleria, i quali denunciando hanno raccontato di essere stati truffati da una donna che era entrata nel loro esercizio commerciale, acquistando una catenina in oro giallo e bianco, un pendente, sempre in oro e un braccialetto, per un ammontare complessivo di mille e cento euro.
Scelti i preziosi, la donna ha chiesto che il tutto venisse confezionato accuratamente, ma nel bel mezzo della preparazione della confezione regalo, la signora ha iniziato a parlare con la titolare del negozio, affermando di essere una assidua cliente della gioielleria. Giunti al momento del pagamento, la donna ha estratto il suo bancomat: una volta inserito nel Pos, tuttavia, ci si è presto accorti che il codice Pin inserito dalla cliente era sbagliato. A questo punto, la signora è riuscita a convincere la titolare a provvedere al pagamento al più presto: i gioielli, a suo dire, erano necessari per una imminente cerimonia.
Puntuale il giorno successivo la cliente si è ripresentata presso l’esercizio commerciale, asserendo tuttavia di voler acquistare altri oggetti in oro, per un altri regali. Ha preso, quindi, visione di altri gioielli, scegliendo una catenina con pendente, un bracciale da donna ed un paio di orecchini, anche questi in oro bicolore bianco e giallo: il tutto per l’importo di oltre mille e ottocento. Era finalmente arrivato il momento del pagamento: la donna ha estratto un altro bancomat, ma anche questa volta il Pos ha riscontrato problemi. A questo punto la titolare del negozio ha mosso i primi dubbi sull’onestà della donna e ha provveduto a farsi riconsegnare gli oggetti in oro che la cliente aveva già riposto nella sua borsa. Invitata dalla titolare, la cliente ha fornito i suoi dati che però, dai successivi accertamenti sono risultati falsi. La donna ha dichiarato di volersi recare al più vicino istituto bancario, ma così non ha fatto: è infatti salita a bordo di un’auto condotta da un uomo.
Percependo la puzza della truffa, la commerciante si è recata presso un compro oro della zona e, fingendosi una cliente interessata ad acquistare alcuni oggetti in oro, è riuscita a riconoscere, quelli che aveva venduto alla truffatrice. Immediatamente, quindi, ha allarmato la Polizia. Gli agenti, prontamente giunti sul posto, hanno posto sotto sequestro gli oggetti, acquisendo la documentazione relativa al gestore del compro oro. L’analisi delle immagine catturate da alcune videocamere di sorveglianza, ha dimostrato che l’uomo era lo stesso conducente della vettura che aveva condotto via la donna, nonché marito della stessa. II due, già noti agli archivi delle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati per truffa e ricettazione. La refurtiva, infine, è stata restituita ai legittimi proprietari.
