Chiusi gli istant poll, archiviati gli exit poll ora è il momento dei dati certi, seppur parziali. Lo spoglio continuerà fino all’alba ma è ormai chiaro a tutti il successo del Partito Democratico di Matteo Renzi che, per la prima volta, supera la soglia storica del 41,5%. Il voto è segreto si sa, ma nessuno avrebbe mai immaginato che gli italiani, chiusi nelle cabine elettorali, avrebbero deciso di mettere la ics sul partito del premier. Non ce n’è per nessuno, neppure per il Movimento Cinque Stelle che si ferma ad un deludente 21,4%.
Deludente soprattutto per le aspettative che aveva creato durante la campagna elettorale, aspettative che avevano fatto temere e addirittura paventato l’ipotesi di un sorpasso. Ed invece no, i pentastellati stanno dietro, tanto dietro. Forza Italia dal canto suo conquista un soddisfacente 16,6%, considerando il peso della mancanza sul campo del leader Silvio Berlusconi. Male anche le altre. L’unica sorpresa in queste strane Elezioni Europee può essere considerata la Lega Nord che si attesta intorno al 6,2%. Bene Tsipras (4%), Male, malissimo Ncd-Udc (4,3%). Al momento a non superare la soglia di sbarramento del 4% è Fratelli D’Italia- Alleanza Nazionale (3,4%).
Nel quartier generale del M5S si respira una certa tensione, eppure Roberta Lombardi e Nicola Morra durante una conferenza stampa lampo hanno così commentato le proiezioni «Francamente, ci sembra che i dati siano esigui per una valutazione compiuta. Aspettiamo domani con un dato certo per commentare. Ci risultano 16mila sezioni su 60mila. Dobbiamo arrivare almeno all'80%. C'è una certa disomogeneità tra i dati. Aspettiamo». A non aspettare, invece, sono i militanti del Movimento guidato dal comico genovese che hanno affidato la loro delusione al noto blog «Non so se svenire o mettermi a piangere… domani sarò in lutto» è uno dei tanti commenti che si possono leggere.
Un risultato che brucia, e non poco, visto che riecheggiano ancora le parole di Grillo all’uscita dal seggio, quando dopo il voto, aveva scambiato qualche battuta con i giornalisti: «l'obiettivo è vincere e fare qualcosina in più del Pd». Poche parole che ora contrastano con il silenzio calato improvvisamente intorno a loro. Tra i big, nessuno commenta, rilascia dichiarazioni, posta o twitta. Niente.
A questo punto non resta che aspettare e vedere se davvero, come detto, Grillo manterrà la promessa e andrà a casa in caso di sconfitta, “su una cosa non ho dubbi – aveva dichiarato- o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado a casa. E non scherzo”.
Quel che è certo è che il Movimento 5 stelle dovrà fare i conti con la prima, innegabile e sonora sconfitta a livello nazionale della sua storia.