Corsano. Biagio Martella «Avverto il peso della bella responsabilità di essere il sindaco di tutti»

Biagio Martella eletto sindaco di Corsano. Una vittoria del rinnovamento e della svolta amministrativa dopo due mandati di stabilità politica targati centrodestra

Un poker di candidati si è dato battaglia nel comune del Capo di Leuca con oltre 5.000 abitanti. Ma a guidare Corsano nei prossimi cinque anni sarà Biagio Martella, che si è imposto sui concorrenti con una percentuale del 48,47% e 1808 voti. Il neo sindaco ha le idee chiare: ripartire da Corsano per Corsano sviluppando le potenzialità e le professionalità del territorio.

Non un programma faraonico che prometta mari e monti, che preveda opere e servizi difficilmente realizzabili, ma punti concrei, fattibili, fondamentali per lo sviluppo e la crescita della comunità. Un’azione a 360 gradi con un occhio particolare al turismo vista anche la naturale vocazione del piccolo comune.

Come si sente di essere a capo di una nuova giunta che rappresenta una svolta rispetto al passato?

«È difficile poter rispondere a questa domanda. Posso dire, però, che dal momento in cui ho accettato la candidatura ho affrontato la campagna elettorale prima e l’investitura poi con un senso di responsabilità verso la comunità di Corsano. Una responsabilità che ho sentito, che sento e che sentirò anche in futuro. Una responsabilità così forte che mi spinge ad impegnarmi a lavorare per il mio paese. Mi sono già buttato a capofitto in tutti i settori per cercare di capire come risolvere alcune questioni»

Quali sono i suoi programmi, i suoi progetti per il prossimo futuro?

«Far rivivere Corsano. Al momento non ci siamo ancora seduti per affinare quanto detto in campagna elettorale. Non saranno progetti sensazionali ma concreti, di sicuro faremo grandi cose: dal recupero di alcune zone di aggregazione al sociale passando per il turismo. In vista dell’estate, abbiamo già qualche idea: stiamo pensando di animare via della libertà dove sono collocati diversi esercizi commerciali magari chiamando alcuni artisti di strada da collocare in alcuni punti considerati strategici. C’è tanto da fare».
 



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