Al Bano difende Romina: “Non è colpa sua, con Loredana lʼamore è finito 15 anni fa”

Il cantante di Cellino San Marco ha rilasciato un’intervista al settimanale Oggi in cui raccolta i retroscena della sua relazione con Loredana Lecciso, ormai giunta al capolinea: “se la storia è finita non è colpa di Romina”

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Una lunga intervista riaccende i riflettori sul “triangolo” Al Bano, Loredana Lecciso e la prima moglie Romina. Dichiarazioni che “chiariscono” il rapporto che lega il Leone di Cellino San Marco alla mamma dei suoi figli più piccoli, Albano Jr e Jasmine. «L’amore con Loredana Lecciso è finito 15 anni fa» confessa il cantante sulle pagine del settimanale. La ‘storia’ a detta dell’artista sarebbe finita nel 2005, quando è stato costretto ad abbandonare l’Isola dei famosi. Una data che escluderebbe “l’interferenza” della Power: se la storia è finita, quindi, non è colpa di Romina.

Aveva le idee chiare Al Bano, naufrago della terza edizione del programma che, all’epoca, andava in onda su Rai2: «l’incompatibilità e l’intempestività del suo “lo lascio” mi fecero capire che con Loredana non c’era più futuro e siamo andati dall’avvocato. Dal 2005 il nostro rapporto non è stato più quello di una coppia» si legge anche sulle pagine online di Oggi.

Sulle riviste di gossip Romina è stata spesso “additata” come la causa della rottura con Loredana. Si dice che la figlia della star di Hollywood, Tyron “abbia distrutto una famiglia felice”, ma non è così «La verità – chiarisce Albano – è che non si può disunire una coppia che era disunita molto prima della sua ricomparsa».

Gli ‘ex’ hanno messo da parte le incomprensioni soltanto nel 2013, quando dalla Russia è arrivata la proposta di un concerto con Romina: «Potevo non accettare l’opportunità di seppellire i rancori e le rabbie del passato? Potevo negare ai nostri tre figli, segnati anche dalla scomparsa della sorella maggiore e dal massacro di un contenzioso senza fine, la gioia di vedere di nuovo i genitori uniti?» spiega il cantante.  E alla domanda su cosa provi per Romina, risponde: «Il sollievo di una pace ritrovata, la gioia di vederla serena e di condividere il ruolo di nonni. E un affetto profondo. Ma nel suo Dna c’è l’inquietudine, l’orgoglio, la ricerca di radici da cui fugge, l’instabilità. Tutto questo è troppo per il mio cuore stanco».



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