Aria di primavera e torna la ‘paura’ del «non ho niente da mettere»

Stagione difficile la primavera, di passaggio tra l’inverno e l’estate, che rende particolarmente difficile la scelta di cosa indossare. A marzo, infatti, nonostante l’armadio stracolmo di vestiti, la frase più pronunciata è Non ho niente da mettermi!.

La primavera è ormai alle porte e anche se i metereologi, per una volta, sono concordi nel dire che si tratta solo di una parentesi temporanea, al calendario non si può sfuggire. Il maltempo e il brusco calo delle temperature atteso nei prossimi giorni saranno sì soltanto “passeggeri” perché il 20 marzo, alle 22.45 in punto, con l’equinozio, almeno dal punto di vista astronomico entreremo ufficialmente nella stagione di mezzo, quella che ci fa dimenticare il rigore dell’inverno e ci catapulta nella frenesia dell’estate.
 
Dopo una settimana intera di pioggia, il tiepido sole di queste ore ci pone dinanzi ad un altro problema: cosa indossare per non avere troppo caldo né troppo freddo? E se vestirsi ‘a cipolla’ potrebbe essere la soluzione più giusta c’è chi la mattina davanti all’armadio stracolmo di vestiti inizia a “lagnarsi”.
 
«Non ho niente da mettere» immortalato anche nero su bianco su alcune t-shirt è una lamentela d’obbligo in queste stagioni un po’ così, diciamo di passaggio. Tra un vestito troppo stretto, un paio di jeans che hai indossato troppo spesso, una gonna terribilmente fuori moda ma non abbastanza per essere vintage, il “non avere nulla” è una prerogativa non più solo femminile. Tant’ è che non sono soltanto le donne ad interrogarsi pensierose la mattina davanti ad una pila indefinita di vestiti.
 
Attenzione! I cassetti stracolmi di magliette, i pavimenti ricoperti di indumenti, letti, divani e sedie sommersi da capi di ogni genere non risolvono il problema perché mancherà sempre quel capo che non abbiamo, quello che non è né troppo corto né troppo lungo, elegante ma non impegnativo, chic ma soprattutto comodo, quello perfetto insomma.
 
Risolvere il problema, non è cosa facile. Le donne di tutto il mondo lo sanno. In realtà basterebbe poco: nel 2009, Sheena Matheiken, 30enne di origine indiana, delusa dal suo lavoro nel campo della pubblicità, ebbe un’idea che si rivelò geniale: avrebbe indossato lo stesso tubino nero per un anno intero, rendendolo il suo look ogni volta unico e diverso grazie ad alcuni accessori o altri capi di abbigliamento che le sarebbero via via stati donati oppure vintage, riciclati o fatti a mano. Questo a scopo dimostrativo di un’economia più sostenibile e per raccogliere fondi, tramite le offerte libere che il progetto avrebbe raccolto, per la scolarizzazione dei bambini poveri in India. Era nato The Uniform Project.
 
Certo, il suo era un nobile obiettivo ma ciò non toglie che a volte basta poco per riuscire a vestirsi usando le cose che si hanno nell’armadio. E poi, anche Coco Chanel lo diceva sempre "l'eleganza non consiste nell'indossare un vestito nuovo."



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