Da Regina a Colonnello, la ‘salentina’ Helen Mirren torna sul grande schermo con ‘Il diritto di uccidere’

Uscirà il 25 agosto il film diretto da Gavin Hood con Helen Mirren che racconta i retroscena della guerra contemporanea e, in particolare, uno dei suoi dilemmi che fa più discutere: i danni collaterali sui civili creati dagli attacchi militari.

Helen Mirren, londinese di nascita, salentina d’adozione sta per tornare sul grande schermo con un film che ha già fatto non poco discutere. A metà tra il dramma di guerra e lo spionaggio, «Eye in the sky – Il diritto di uccidere» tocca un tema delicato, quello dell’uso dei droni nei conflitti, analizzato da una prospettiva nuova. La pellicola diretta dal regista sudafricano Gavin Hood, infatti, ci catapulta all’interno del meccanismo decisionale, dentro le “stanze del potere” in cui si decide chi deve vivere e chi deve morire.
 
Dopo aver vestito i panni della “Regina” che le sono valsi un Oscar, Helen Mirren questa volta interpreta con convinzione il colonnello britannico Katharine Powell, impegnata a catturare una pericolosa cellula terroristica a Nairobi cui sta dando la caccia da lungo tempo. Il suo "occhio" sul campo è un drone pilotato in Nevada dal giovane ufficiale Steve Watts. La missione, però, prende una piega diversa quando l’intelligence scopre che un imminente attentato terroristico. A quel punto le carte in tavola cambiano: l’ordine non è più sorvegliare, ma uccidere.  Bisogna sferrare l’attacco, però c’è una bambina che la mamma manda ogni mattina per strada a vendere le pagnotte che lei cuoce nel forno, a pochi metri dall’obiettivo. Procedere e condannarla o rinunciare? Tra i manovratori e i capi politici e militari nei sancta sanctorum londinesi inizia un rimpallo di dubbi e responsabilità che ti incollerà alla poltrona.
 
Da qui la riflessione sulla legittimità di questi strumenti, spesso lanciati anche in presenza di civili e vittime innocenti che pagano il caro prezzo della guerra, sia sulle conseguenze psicologiche di chi prende la decisione di sganciare o meno questa bomba. 

 
Il film, che uscirà nelle sale italiane il 25 agosto, sarà anche l’ultima occasione per rivedere lo straordinario Alan Rickman, scomparso lo scorso 14 gennaio. Nel suo volto devastato ci sono tutte le domande che ognuno di noi, dotato di coscienza civile, ha il dovere di porsi.



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