“Emma Marrone lesbica? Tutta la verità… ”. Lei sbotta contro la rivista: “fate schifo! Viva l’amore senza pregiudizio”

La cantante salentina ha risposto sui social al titolo del settimanale di gossip “Io Spio” che ha dedicato la copertina ai presunti suoi gusti sessuali.

«Emma lesbica? tutta la verità!». Non è piaciuto alla bella cantante salentina (e non solo a lei) il titolo del settimanale “Io spio” che ha piazzato una sua foto in bichini sulla copertina per lanciare l’approfondimento interno sulla sua presunta omosessualità.

«Adesso ve la dico io la verità» ha sbottato la Marrone, furiosa soprattutto per il messaggio che la rivista scandalistica lancia tra le righe: «La verità è che fate schifo, molto schifo! La verità – ha replicato – è che questo paese sta tornando nel Medioevo e l’omosessualità sta diventando un problema da “combattere”».

Senza peli sulla lingua, sincera come è sempre stata…Emma non è riuscita a rimanere in silenzio, ma ha affidato il suo pensiero, piccato quanto profondo, ai social. Più che una risposta, uno sfogo contro l’omofobia: «Con questo titolo da quattro soldi frutto di un “giornalismo” alla deriva non state ferendo me, che ho le spalle larghe e le vostre cazzate me le metto in tasca da 10 anni. Con questo titolo avete offeso la vostra dignità in primis e poi quella degli altri. Con questo titolo avete evidenziato il marciume di questa società ipocrita e razzista. Non aggiungo altro perché vi commentate da soli».

Poi il messaggio per gli amici “omosessuali”: «Sentitevi liberi sempre e senza nessuna riserva di vivere la vostra vita, i vostri sentimenti e la vostra libertà. Viva l’amore senza pregiudizio. Con i vostri giornali accendiamo il fuoco dell’amore. E adesso andate a guardarvi allo specchio e vergognatevi».

«Evviva l’amore di ogni colore e sfumatura… – ha commentato la collega e amica Alessandra Amoroso – E per chi non la pensasse così beh… cavoli vostri ma non rompete le palle a chi semplicemente vive amando la vita. Futtitende amò come hai e come abbiamo sempre fatto. Ciao camionista. La tua piagnona».

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Ma la conterranea Sandrina non è sola. A stretto giro è arrivato il sostegno di altri volti noti: da Emis Killa a Francesco Arca, da Salvatore Esposito a Christian Vieri, Alena Seredova e Andrea Delogu.

«Non mi sono sentita offesa. Trovo aberrante che nel 2018 si faccia apparire l’omosessualità come una “condizione” sulla quale indagare, tipo la caccia alle streghe del Medioevo» ha replicato poi a chi ha considerato un tantino eccessiva la sua reazione. «Hanno usato solo la parola lesbica (che ti ricordo non è una parolaccia) – ha scritto un utente – forse ti sei indignata un po’ troppo per una parola così “normale” mi sarei sentita più offesa con altri epiteti o dispregiativi tipo: intollerante, ipocrita, ignorante ecc. insomma c’è di peggio che essere chiamata lesbica!».



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