Domani a Lecce sfila Dior. Parla Maria Grazia Chiuri, “Celebriamo l’artigianato locale come valore artistico”

Alla vigilia dell’evento parla il direttore artistico, di origini salentine, della maison: “Ringrazio tutti. Sarà un grande evento corale”.   

Il papà di Tricase, le vacanze in Salento, la figlia nata a Gagliano del Capo e un grande rammarico: “Avrei voluto che la sfilata fosse aperta al pubblico e, soprattutto, mi sarebbe piaciuto coinvolgere i tanti istituti scolastici di moda presenti sul territorio”.

A 24 ora dall’evento – “Anche se noi preferiamo parlare di progetto”, afferma – che vedrà Piazza Duomo a Lecce scenario della sfilata della maison Dior, Maria Grazia Chiuri, direttore artistico della casa di moda, parla dell’iniziativa che domani vedrà gli occhi di tutto il mondo della moda e non, puntati sulla “Capitale del Barocco”.

“Ho voluto celebrare l’artigianato locale come un valore artistico, purtroppo, però, in Italia il nostro settore, non è considerato culturale, diversamente da come è valutato in Francia. La sfilata di domani sarà un progetto corale e per questo vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno supportata sul territorio”, dichiara Chiuri alla vigilia.

“Sarà la prima volta che Dior sfila in Italia e ci sarà una grande visibilità, non solo per Lecce, ma per l’intera Nazione. Ringrazio la maison, non vorrei fare una lista, ma tengo a fare i ringraziamenti principalmente alla ‘Notte della Taranta’ e ai loro ballerini e musicisti, il maestro concertatore Paolo Buovino che ci ha supportati; a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che ha voluto partecipare a questo progetto di insieme; ‘Le Costantine’, che hanno realizzato i tessuti dello show; Marinella Starace e non voglio assolutamente dimenticare Edoardo Winspeare che è colui che sta raccogliendo le testimonianze di questa iniziativa e che potra descrivere, chi meglio di lui, la bellezza di questo territorio che ha molte fonti di ispirazione per me e per tutti gli artisti.

 

Dior lavora principalmente in Italia e Francia e ci sono aziende sul territorio salentino con cui abbiamo un rapporto fidelizzato.

Non ci saranno testimonial questa volta. Chiara Ferragni è venuta solo per aiutarmi. L’ho chiamata per fare ciò che questa volta non siamo riusciti a compiere. A causa del covid, infatti, siamo stati impossibilitati a invitare i nostri clienti e la stampa internazionale e quindi farà vedere i posti d’arte e della città che hanno ispirato la mia collezione e il bellissimo barocco leccese, perché sono parte integrante e elementi di ispirazione dello show. In poche parole guiderà questo tour virtuale che le persone non hanno potuto svolgere fisicamente.

Se con questo progetto ho realizzato un sogno? Mi sembra tutto irreale!!! Mai avrei pensato nella mia vita di diventare direttore creativo di Dior e meno che mai di venire a fare la sfilata a Lecce, per cui ci sono tanti aspetti irreali. Mi sembra molto strano tutto questo.

Per quel che concerne le luminarie parliamo di un progetto artistico, realizzato da Marinella Senatore, che è una vera e propria installazione d’arte. Ho scelto lei perché è una persona che ha fatto della propria arte comunitaria un elemento fondamentale e ha collaborato con più di sei milioni di persone in tutto il mondo, grazie alle quali è sempre entrata in contatto con le realtà locali per creare le sue performance artistiche. Purtroppo in questo caso la sfilata sarà a porte chiuse e nei suoi lavori ci sono alche gli aspetti della musica e della danza, mentre questa volta ha potuto fare solo il set-up della sfilata. Vi invito a vedere la luminaria come un’installazione artistica piuttosto che come quell’elemento che si vede nelle feste”.

(Ph. Marco Perulli)



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