“Ordinaria follia è lo stato mentale che porta un singolo individuo fuori dalle linee guida della società odierna, non escludendosi da essa, ma bensì partecipandovi attivamente per mezzo dell’inosservanza e del contrasto alle sue regole morali e ai suoi dogmi prestabiliti. il rifiuto all’obbedienza verso ciò che è contro la sua natura, nel bene o nel male , differenzia l’individuo dalla massa. Ordinaria follia è il passo oltre il limite di ogni schema imposto.” Descrive in questo modo, il suo disco e forse anche un po’ se stesso, Aban, nome d’arte di Paolo Morelli.
Non c’è bisogno di tante presentazioni, in realtà…a parlare per lui c’è la sua voce rauca, le sue rime taglienti, i suoi testi duri dove è sempre forte il legame con la terra, con la vita (quella vera, quella vissuta), con quella musica che non lo ha mai deluso. «11 Come i miei anni sopra la traccia, senza coprire la faccia». Canta in “16 barre”, il brano in collaborazione con Noyz Narcos, primo singolo estratto dall'album "Ordinaria Follia – The Good Side" . Una faccia che adesso ha un nome e un volto riconosciuti, anche per strada, quella strada che a Paolo Morelli, ragazzo poco più che trentenne ha dato tanto. Fieramente indipendente, fuori da qualunque schema preimpostato, dai meccanismi imposti dalle case discografiche, Aban è uno dei pochi rapper in circolazione in grado di raggiungere un livello di credibilità e popolarità molto alto da Nord a Sud, senza scendere a compromessi, quelli imposti per essere “commerciali”, quelli in cui si “sacrificano” spesso i valori in cui si crede in nome del successo. Lui, invece, è rimasto sempre coerente, oggi come nel 1996, quando ha iniziato a muovere i primi passi sulla scena rap. In occasione del lancio di Salvami, brano in collaborazione con Flavio, terzo singolo estratto, Leccenews24 lo ha intervistato.
Quanto c’è di Paolo Morelli in Aban (o il contrario)?
Troppo. Quando ho cominciato manco mi ponevo il problema di tenere fuori la vita privata dalla musica dato che non avrei mai immaginato che avrei avuto un seguito così forte ai tempi. Credo però che il motivo fondamentale sia racchiuso nel fatto che ho sempre creduto che la musica che non nasce dalle emozioni personali sia musica finta, quindi non avrei potuto scrivere altro se non quello che riguarda ciò che ho visto e vissuto sulla mia pelle.
“The bad side” & “The good side”.…raccontaci quest’ordinaria follia…
È il mio primo doppio disco solista che potrei tranquillamente definire un "concept album" che presta all'ascoltatore la lente di chi continua a credere nei propri ideali più che in quelli dettati dalla società odierna. Ideali che ormai hanno "rapito" la gran parte della gente… la fama e il denaro prima del cuore, la televisione, la vita nel lusso, il jet set, l'alta moda, il cinismo e tanta altra merda che oggi soffoca le cose importanti della vita. Ovviamente chi ancora crede nel rispetto, nell'amore, nella sincerità nell'onestà ecc ecc…viene visto come un debole, un disperato o più' semplicemente un pazzo. Ovviamente c'è follia e follia….c'è la follia costruttiva e quella distruttiva seguendo la logica su cui baso il mio pensiero, ecco perché la Bad e la Good Side.
16 barre in collaborazione con Noyz: quasi un milione e cinquecentomila visualizzazioni. Ti aspettavi tanto successo?
Sicuramente la scelta di quel pezzo non è stata casuale e poi bene o male ogni vota che facciamo una traccia insieme scateniamo un bel casino, ma mai avrei immaginato che da indipendente avrei mai potuto toccare cifre molto al di sopra di tanti "artisti" major.
Una curiosità: come mai le barre di Noyz non sono 16?
Sfatiamo questo mito ufficialmente. Nella terminologia utilizzata per il rap, la barra è una battuta e non ha niente a che fare con i numeri che facciamo nella strofa. Mediamente una strofa è fatta di 16 barre (o otto battute) metricamente parlando, ecco perché 16 barre .Noyz avrebbe pure potuto farne 5 di numeri ma sempre 16 barre sarebbero state. Odio questa domanda hahah!
Il tuo nome appare anche nel nuovo album di Noyz (Monster): come nasce « Strategia del terrore»?
Nasce sulla veranda di casa di Emanuele in una notte d'estate tra birre, cannoni e discorsi. Niente di più sincero ed esplicito.
Terzo singolo estratto dall'album: Salvami feat. Flavio. Una dichiarazione d’amore alla musica…
Si la dichiarazione più esplicita e diretta che potevo fare a l'unica cosa che in un modo o nell'altro ha sempre ricambiato quello che le ho dato, non in senso economico ma a livello di vita.
Poco meno di vent'anni fa passai un inferno per problemi legali/familiari/sentimentali tutti raggruppati in una bella botta che mi arrivo di colpo addosso come un treno. Avevo perso interesse per ogni cosa tranne che per l'autodistruzione diciamo, poi un amico mi ha insegnato a fare a freestyle e senza neanche esserne realmente consapevole ho mosso il primo passo nel mondo dell'hh…da quel momento è diventata la mia unica ragione di vita, nel vero senso della parola….è per questo che devo tanto a sta musica e ti assicuro che di storie come la mia ce ne sono miliardi e di peggiori.
Ovviamente l'unico che poteva accompagnarmi in questo pezzo era Flavio dei Ghetto Eden, uno degli artisti di punta della scena reggae salentina che ho visto "crescere" musicalmente come un fratello. Oltre ad essere un ottimo cantante sia bashment che roots, sà perfettamente di cosa parlo quando mi riferisco a come la musica può' salvarti la vita. Il tocco di classe lo ha dato Rako Alma, (già produttore della traccia ormai diventata un classico "la Bella Italia") con uno dei beat più belli del disco a mio parere.
«Quel fottuto giorno» è una dimostrazione (per chi ti critica dicendo che il tuo è un ganstarap) che sai scrivere anche d’amore?
No assolutamente, è una storia personale .Non sprecherei mai del tempo della mia vita, ne tanto meno le mie rime per dare dimostrazione che so' scrivere d'amore a quattro idioti col mio nome in bocca "ca nu tenenu autru cu pensano mai allo ca**i loru" citando una frase del grande Gopher D.
Prossimi progetti (un tour)?
Si abbiamo appena cominciato a fissare le prime date anche se preferirei fare il grosso delle date subito dopo agosto per dare modo agli ascoltatori di assimilare bene il disco. Per ora abbiamo fatto un giro su Roma e Milano ma prevediamo di stare in giro tutto l'inverno tranne per qualche altra data tra giugno ed luglio.