Si intitola «L’equazione» il nuovo lavoro del salentino Antonio Maggio. Undici brani tutti molto originali e dallo stile indefinibile, tra lo swing e canzone d’autore tra cui anche «La Donna riccia» un omaggio al conterraneo Domenico Modugno
Sembra trascorso un secolo, come spesso accade quando vieni travolto da un successo quasi inaspettato. Eppure è passato solo un anno, o poco più, da quando Antonio Maggio, ha conquistato la vittoria nella categoria giovani al Festival di Sanremo, edizione 2013. «Primo Maggio!», il gioco di parole era stato fin troppo facile per Luciana Littizzetto durante la proclamazione. Ma la sua «Mi servirebbe sapere», aveva convinto pubblico e critica e, una volta calato il sipario, era riuscita a far canticchiare tutti gli italiani come molti dei brani contenuti all’interno del suo primo album da solista «Nonostante Tutto». Ospitate televisive, concerti, interviste, la vita del bel cantante salentino da allora è cambiata radicalmente sebbene il suo volto pulito non fosse del tutto sconosciuto al grande pubblico. Un primo assaggio di notorietà Antonio lo aveva già assaporato quando con gli Aram Quartet aveva vinto la primissima edizione di X Factor. Ma correre da solo è tutta un’altra…musica.
Oggi, l’artista squinzanese torna sulle scene con una nuova fatica discografica: «L’equazione», anticipata dall’uscita dell’omonimo singolo, il 4 aprile scorso. Sarcasmo e ironia sono i suoi marchi di fabbrica, il suo modo di trasmettere un messaggio serio con l’allegria. Perché nelle undici tracce c'è anche una buona dose di riflessioni profonde che in un ragazzo di 27anni è piuttosto difficile da trovare. «Non è un concept album – racconta – ma tutto il lavoro ha come base l'idea di trasformare le difficoltà in opportunità».
11 brani inediti tra cui spicca “Stanco” con il rapper Clementino e la cover, in chiusura, de “La donna riccia”, brano portato al successo dall’indimenticato Domenico Modugno negli anni Cinquanta. C’è anche Pirindiffi, dedicata ad uno stralunato pittore di Squinzano che un giorno si sdraiò sui binari per mettere fine alla sua vita. E “Pompe funebri da Lucrezia”, una sorta di Bocca di rosa 2.0.
Insomma, non manca nulla. Non resta che ascoltare uno per uno i pezzi contenuti nel disco o recarsi alla Feltrinelli di Lecce, domani 15 maggio alle ore 18.00 per la tappa leccese del suo tour instore.