Uscito “Multipersonalità”, il primo album di inediti del cantautore salentino Innocente

Classe 1991, all’anagrafe Giorgio Innocente, ha scritto l’album durante il lockdown, anche se non tocca quasi per niente il tema della pandemia.

Ognuno è un “condominio senza padrone”, a noi tocca solo saper convivere con le “persone” che lo abitano, tutte con il medesimo valore, quello che cambia sono solo le sfumature.

Da questa riflessione nasce Multipersonalità, il primo album di inediti (dopo l’Ep #IOSONO) di Innocente (all’anagrafe Giorgio Innocente), cantautore salentino classe 1991.

Scritto totalmente durante il lockdown, non tocca quasi per niente il tema della pandemia. “Probabilmente – confessa l’autore – con una frase di ‘Ottobre’ che dice ‘abbiamo perso cento milioni di abbracci / ma in fondo ciò che conta è come le persone le guardi” per un attimo ci sono cascato, ma è solo una frase tra dieci testi. Non trattare questo tema non è stata una scelta ma una conseguenza, la volontà di voltare pagina e non incappare in banalità, la voglia di estraniarmi dal monopolio dialettico di questi anni’”.

Stati d’animo e sentimenti contrapposti coabitano in Multipersonalità: gli attimi di rabbia e sconforto di “Eppure sono felice”; l’amore ideale e malinconico di “Claudia”, una figura che appare spesso e inaspettatamente tra le tracce e quello perduto de “Il quadro e lo specchio”. Ed ancora i racconti delle notti insonni di “Sottocoperta”: “Da quando vivo da solo ho il vizio di addormentarmi con la televisione accesa, senza non riesco a prendere sonno Il perché non lo so, fatto sta che senza i rumori, i pensieri affiorano e la mattina, così, risale. Per questo il termine “Sottocoperta”, una sorta di protezione. Qualcuno potrebbe sentirsi protetto da una stanza accogliente ed un camino, altri semplicemente con il sesso, altri ancora suonando. Ad ognuno la sua protezione”. Ma anche “Il dialogo delle voci”, dei pensieri che si inseguono nella mente e la paura dei cambiamenti che affiora in “Cosa c’è”.

L’album si apre con il brano “Lo scrittore”, “uno dei più intimi che abbia mai scritto – racconta Innocente – perché descrive una lotta interiore tra il me accademico, con la mia laurea in economia dell’ambiente e dello sviluppo, ed il me scrittore appunto. Un dualismo che va avanti da anni. Forse anche questo fa parte della paura delle scelte anche se, fossi ai piedi di uno strapiombo e mi chiedessero di scegliere tra le due realtà, non avrei dubbi”.

Un capitolo a parte va dedicato al brano “Tempo binario”. “E’ stato quello più difficile da metabolizzare e da scrivere. La paura principale di trattare una tematica come il superamento del binarismo di genere è quella di essere banali. Essere liberi di sentirsi e di essere ciò che si vuole ha un valore inestimabile. In fondo siamo nati per vivere, in che modo si viva non ha tanta importanza”.

Multipersonalità, prodotto da Fabrizio Brocchieri per CinicoDisincanto, è un album di canzoni e sonorità contemporanee nato “alla vecchia maniera”: in studio, alle prese con le “canzoni nude”. Per questo motivo la produzione artistica è firmata da tutti coloro che hanno partecipato: Giorgio Innocente, Fabrizio Brocchieri, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli.

La foto di copertina è di Samuele Leonardi ed è ispirata alla figura di Schroeder, il famoso personaggio della striscia a fumetti Peanuts.



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