Era già noto per la sua «Amore Ovvero», ma Rocco Hunt è riuscito a ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama musicale italiano nel 2014 quando sul palco del Festival di Sanremo aveva conquistato la notorietà e l’ambita statuetta nella categoria Giovani con il brano «Nu juorno buono», un urlo in musica della rabbia per una terra inquinata dai rifiuti tossici che «non deve morire».
Il rapper salernitano appena 21enne ha dimostrato di non essere cambiato con il successo, di essere ancora quel ragazzo un po’ scugnizzo, riflessivo ed intellettuale ripresentandosi quest’anno tra i Big con «Wake up» un grido di speranza in salsa funky che ha stupito critica e pubblico, nonostante si sia piazzata ‘soltanto’ al nono posto.
Lo dimostrano anche i numeri ottenuti una volta calato il sipario sulla kermesse canora per l’eccellenza: solo per fare un esempio, il video del singolo – contenuto nella riedizione dell’album «Signor Hunt» uscito nell’ottobre del 2015 – ha collezionato 7 milioni di visualizzazioni in meno di 15 giorni. Stesso successo per «Tu vuò fa l'americano» la cover di Renato Carosone che arricchisce il doppio cd uscito lo scorso 4 marzo. Nel re-packaging, infatti, sono contenuti “Stella cadente”, un duetto con Annalisa inciso pochi giorni prima di partire per Sanremo. E una ninna nanna, inusuale per un rapper, dedicata a tutti i bambini che soffrono per la guerra.
In attesa di ascoltarlo il 22 aprile nel concerto gratuito in programma in uno dei luoghi singoli della Capitale, Hunt sta girando l’Italia per lanciare il suo disco. Che sia nel live in occasione della 46ma Giornata Mondiale della Terra, di cui è testimone o in una delle tappe in-store, il rapper non perde occasione per ricordare al pubblico quanto sia importante muoversi in prima persona per difendere l’unica casa che abbiamo. Così è stato anche alla Feltrinelli di Via Templari a dove Rocco Pagliarulo (questo il suo vero nome) ha incontrato i tantissimi fan che si sono dati appuntamento nel cuore del centro storico di Lecce per farsi firmare una copia dell'album o scattare una foto ricordo con il loro beniamino.