“Uccisa in attesa di giudizio”, Alessandra Amoroso in prima linea contro la violenza sulle donne

Anche Alessandra Amoroso ha voluto sostenere il progetto della Fondazione “Doppia Difesa” che ha presentato il cortometraggio “Uccisa in Attesa di giudizio” contro i tempi della giustizia troppo lunghi.

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«Uccisa in attesa di giudizio» è il titolo del cortometraggio presentato alla Festa del Cinema di Roma, dalla Fondazione “Doppia Difesa”, la Onlus creata nel 2017 per aiutare chi ha subito discriminazioni, violenze e abusi dall’avvocato Giulia Bongiorno e dalla nota conduttrice Michelle Hunziker, da sempre schierate accanto alle donne che hanno avuto il coraggio e la forza di raccontare l’incubo che sono costrette a vivere.

Due volti tra i più amati dal pubblico italiano, Ambra Angiolini e Alessio Boni raccontano la storia di una ragazza che, dopo tante denunce inascoltate, viene uccisa dall’ex fidanzato stalker ossessionato da lei. L’obiettivo della pellicola di Andrea Costantini è chiaro: denunciare i tempi della giustizia, troppo lunghi. Se le richieste di aiuto delle vittime fossero ascoltate, molte tragedie potrebbero essere evitate.

«Una donna che rischia la vita – ha spiegato Giulia Bongiorno – non può essere una pratica messa sulla scrivania in attesa che qualcuno la apra. Se la macchina della giustizia fosse più veloce ci sarebbero meno femminicidi. È per questo che vogliamo proporre un codice rosso che imponga alle forze dell’ordine di intervenire entro 48 ore». La Fondazione Doppia Difesa sta preparando una proposta di legge che si chiama ‘Codice Rosso’, priorità assoluta.

Alla prima del corto – realizzato in collaborazione con Mediaset e prodotto da Camaleo/Rhino di Roberto Cipullo, Mario Pezzi e Alberto Salerno – era presente anche la cantante salentina Alessandra Amoroso che questa mattina ha voluto invitare la sua Big Family a condividere il progetto «L’unico modo che abbiamo per reagire – ha scritto – è unirci per lo stesso fine».