Un giorno da italiani. Diventare registi con «Italy in a Day», si puè².

‘Italy in a Day’ è¨ il primo film collettivo girato dagli italiani di tutto il mondo. Chi vuole potrà diventare regista per un giorno e potrà figurare nel film di Gabriele Salvatores.

La sfida per chi vuol diventare regista per un giorno è semplice: basta  prendere un cellulare o una telecamera e filmare la propria vita. Il premio? Figurare tra gli autori del film, in sala nel 2014.  «Italy in a day», diretto da Gabriele Salvatores, è primo grande esperimento di cinema collettivo nel nostro Paese.

Una fotografia dell’Italia, scattata dalla gente comune. Anzi, molto di più perché non accade certo tutti i giorni che dei semplici video girati in casa possano diventare parte di un film. Piccoli frammenti della quotidianità che, come tante tessere di un mosaico, comporranno un’opera cinematografica unica nel suo genere. Se poi la regia è affidata al premio oscar, Gabriele Salvatores, il tutto è un evento ancor più eccezionale. Basta solo prendere una telecamera o un cellulare e riprendere una propria giornata tipo: dalla colazione alla fila per salire in metro, dal posto di lavoro alla cena con gli amici o qualsiasi cosa che sia degno di essere catturato. In piena libertà. Unico limite? Il tempo: la sfida inizia a mezzanotte del 25 ottobre e dura fino alla mezzanotte del 26. 24ore, insomma. Tutto questo è «Italy in a Day»  il primo film collettivo girato dagli italiani di tutto il mondo. Il progetto, in realtà, vanta già un illustre precedente: Life in Day,  firmato da Ridley Scott. Il risultato di quell’esperimento del 2010 fu un  lungometraggio da 95 minuti che sul portale di user-generated-content ha raccolto poco meno di otto milioni di visualizzazioni. Fu poi la volta di Britain in a Day e Japan in a Day, film realizzati in Gran Bretagna e Giappone che hanno riscosso uno straordinario successo.

Sabato, 26 ottobre gli italiani saranno chiamati a riprendere…l’Italia. Poi avranno 3 settimane di tempo per caricare lo spezzone nel sito web del progetto:  www.italyinaday.rai.it. Sarà direttamente il regista a guardare e selezionare accuratamente i video ricevuti, a ciascuno dei quali veranno assegnati dei tag per descriverne qualità, contenuto e provenienza. Per facilitare il lavoro di scrematura, è stato chiesto a chi vorrà partecipare di suddividere i filmati in queste categorie: "Cosa ami", "Di cosa hai paura", "In cosa credi" e "Qual è la tua Italia". Gli autori dei video che entreranno nel montaggio finale avranno la soddisfazione di vedere il proprio nome comparire nei titoli di coda come autori del film. 
Per essere una fotografia "totale", il progetto vuole coinvolgere proprio tutti, non escludere nessun tipo di realtà. Per questo motivo la produzione ha già stretto un accordo con ospedali, carceri, militari in missione e italiani all'estero. "Vorremmo che in questo film ci fossero anche contributi di questo tipo – ha detto il regista Salvatores – Vorremmo anche delle immagini dei primi nati del 26 ottobre".

"Italy in a day", prodotto dalla Rai e da Indiana Production, durerà più o meno 90 minuti. Ancora non si sa quando e come il pubblico potrà vederlo. Varrà comunque la pena aspettare se in gioco c’è la possibilità di entrare nella storia del cinema italiano.