​’Flavio, vieni e investi a San Cataldo’. Lamosa stende un tappeto rosso a Briatore e attacca Blasi

Il consigliere comunale delegato alle marine leccesi, Antonio Lamosa, interviene a difesa di Briatore: ‘Se il Salento non si attrezza tra pochi anni rischia di avere un’implosione’.

‘Invito Briatore ad investire sulle marine leccesi, in particolar modo su San Cataldo. Sono ben lieto di accogliere chiunque voglia mettere a disposizione competenza, professionalità e danaro per riqualificare o dare nuovo impulso al nostro territorio. ‘
 
Ci ha pensato qualche giorno Antonio Lamosa,  consigliere comunale di Lecce città del Mondo, delegato dal sindaco Paolo Perrone allo sviluppo delle marine, prima di intervenire sulle polemiche generate dalle dichiarazioni di Flavio Briatore al convegno organizzato ad Otranto dall’Associazione Prospettive a Mezzogiorno.
 
Ma poi quando ha deciso di parlare, il commercialista leccese non ci è andato piano, anzi si è messo a correre  a tutta velocità contro chi ha criticato con termini duri il businessman di Cuneo. Il suo primo bersaglio è stato Sergio Blasi, consigliere regionale del Partito Democratico che in più di un’occasione non ha nascosto le sue velleità di candidarsi a sindaco della città barocca.
 
“Chi non ha studiato nessun modello di economia, oggi si azzarda a commentare dichiarazioni rilasciate da quanti hanno saputo trasformare aridi territori in parchi turistici ambiti da tutto il mondo creando nuova occupazione. È sufficiente andare a fare un giro per le varie strutture ricettive presenti a Porto Cervo per accorgersi che molti lavoratori sono di origine pugliese, calabrese, siciliana, lucana e campana.
Si riempiono la bocca parlando di turismo culturale nel rispetto del territorio, ma la verità è che se il Salento non si attrezza e non guarda avanti tra pochi anni rischia di avere una implosione’.  
 
Inutile prendersela con i ricchi, secondo Lamosa, che non ha digerito la levata di scudi contro Flavio Briatore, perché i soldi che porta quel target sul territorio si riflettono a cascata su tutte le categorie. Quindi ben vengano coloro che possono spendere perché solo se il denaro esce dalle tasche e inizia a circolare si possono avere influssi benefici sull’economia.
 
‘Per fortuna dei leccesi e dei salentini  – ha concluso Lamosa nel suo affondo contro Blasi – chi si appresta a fare la prossima campagna elettorale a Lecce nel 2017 e al Parlamento italiano nel 2018 non ha alcuna cognizione su come si possa sviluppare un territorio danneggiato da politiche antieconomiche o – nel migliore dei casi – inconcludenti e raffazzonate. Emblematico l'esempio delle zone franche individuate dalla Regione Puglia e rimaste non solo franche ma vuote come la loro preparazione socioeconomica  e culturale’.
 
Insomma braccia aperte a chi ha voglia di intraprendere e di investire, salvaguardando ovviamente i vincoli paesaggistici – e saracinesche abbassate verso quelli che preferiscono ‘solo a vincere la gara delle critiche e della demagogia spicciola’. 
 
Le parole dunque stanno a zero e chi ha ruoli di responsabilità politica e amministrativa – secondo Lamosa – deve fare di tutto per alleggerire le procedure burocratiche accompagnando le aziende con significativi sgravi fiscali. Chissà cosa penseranno di queste parole anche i compagni di viaggio di Lamosa ai quali le parole – ed i toni  – di Briatore  proprio non sono andati giù.



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