Abusivismo commerciale, Sangalli a Lecce per una tavola rotonda in Prefettura:’Tolleranza zero’

In occasione della tavola rotonda ‘Legalità…ci piace!’, tenutasi stamattina assieme al Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, c’era anche il presidente di ConfCommercio, Carlo Sangalli:’Tolleranza zero nei confronti dell’abusivismo’.

Una strategia comune tra istituzioni, imprenditori e forze dell’ordine tesa alla prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale. Si è parlato di questo argomento stamattina, in Prefettura, nell’ambito della tavola rotonda intitolata “La risposta del territorio ai fenomeni illegali nei settori produttivi”. Prosegue con i suoi approfondimenti, dunque, il progetto denominato “Architettura della legalità”. Giusto qualche numero per iniziare: 175 le persone denunciate nel periodo Agosto/Dicembre 2014, mentre il totale della merce contraffatta corrisponde ad un valore di oltre 930mila euro. “L’evento di oggi – ha dichiarato il Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta – si pone l’obiettivo di analizzare e denunciare l’entità e la pervasività sull’economia reale della vendita di prodotti contraffatti. Un fenomeno che determina concorrenza sleale, sfruttamento della manodopera, evasione fiscale e pericolo per la salute del consumatore finale”. Tanti gli ospiti di rilievo presenti all’incontro – moderato dal giornalista Attilio Romita – tra cui il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli.

“Mi ha colpito molto la relazione del Prefetto – riferisce alla stampa il dott. Sangalli – abusivismo e contraffazione non solo soltanto problemi di natura economica, ma anche sociale. Rappresentano un danno per le imprese, un furto per lo Stato e un crimine per la società. Basti pensare all’indotto di natura criminale che esiste dietro certi fenomeni, degenerativi nei confronti dei consumatori e delle imprese. Il loro affermarsi implica una deroga profonda alla regole, ed un mercato senza legge diventa inevitabilmente un mercato fuori legge. Sicurezze e legaliti sono dei prerequisiti fondamentali per una democrazia compiuta, ma soprattutto condizioni necessarie per la crescita e lo sviluppo di un’economia sana. E noi, di fronte a questà illegalità diffusa, che insieme ad un fisco insopportabile ed una cattiva burocrazia rappresentano un triangolo micidiale che mette in ginocchio il paese, chiediamo ‘tolleranza zero’ sostenendo l’azione fondamentale delle forze dell’ordine”.

“In questi tre anni – prosegue la dott.ssa Perrotta – ci siamo impegnati a promuovere la legalità in ogni aspetto della società per far capire che le regole non devono essere percepite come puri comportamenti obbligatori, ma vissute con consapevolezza e partecipazione. Abbiamo così, mattone dopo matone, posto le basi di quel progetto un po’ visionario che io ho chiamato ‘Architettura della Legalità’. Ma può reggersi in piedi solo se anche i cittadini aderiscono a tale impostazione, diventando parte attiva in un processo di miglioramento”. Lo slogan per l’incontro interistituzionale odierno è “Legalità…ci piace“. Concetto fondamentale per eliminare nel capoluogo salentino, Capitale Italiana della Cultura 2015, le ricadute negative dovute all’llegalità derivante dal dispregio di ogni normativa. Un aspetto “circoscritto non solo al nostro territorio – specifica il Prefetto – ma di porata nazionale”.

A tal proposito, infatti, il Ministero dell’Interno è intervenuto con due direttive nel 2014: quelle dell’8 agosto e del 21 novembre. Nella prima, ha emanato disposizioni volte ad intensificare l’azione di prevenzione e contrasto dell’abusivismo a tutela dell’economia legale, della difesa della libera concorrenza. Il tutto per salvaguardare la salute dei citadini. “Con la seconda direttiva invece – osserva sempre la dott.ssa Perrotta nella sua relazione – estende l’azione di contrasto alla disarticolazione dell’intea filiera del falso. Dalle centrali criminali coinvolte nella produzione degli articoli illeciti, fino ai terminali di queste pervasive forme di illegalità”. Necessario, dunque, il coinvolgimento delle associazioni di cateogoria maggiormente colpite. “Per migliorare l’efficacia dell’azione delle istituzioni – conclude – è necessaria la collaborazione di tutti”.



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