Queste le parole dei Gabellone: "L'intervento di Pendinelli è fuori luogo. Io difendo l'operato della mia amministrazione perché sono sicuro di essere nel giusto".
Le accuse del consigliere Pendinelli non sono finite nel dimenticatoio e la replica del presidente della Provincia di Lecce non si è fatta attendere. La risposta è arrivata subito dopo, attraverso una conferenza stampa che Gabellone, e molti esponenti della sua giunta, hanno tenuto a Palazzo Adorno. Secondo Gabellone, il richiamo all’articolo 5 secondo cui lo svolgimento di un incarico conferito dalle pubbliche amministrazioni può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute, è fuori luogo.
Il capo della provincia leccese, infatti, spiega come il ruolo che egli riveste quale Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Tito Schipa, è una carica che deriva da un’esplicita previsione dello Statuto dell'Ente, e non un incarico che gli è stato conferito. Gabellone, infatti sostiene che: “anche se si fosse trattato di un incarico conferito, comunque si sarebbe trattato di un conferimento di un incarico da parte non di una pubblica amministrazione, ma di un ente privato. La Fondazione Ico “Tito Schipa” ha, infatti, natura di “fondazione”, con autonoma personalità giuridica di diritto privato. Ragion per cui quello è un compenso che spetta per legge agli amministratori della Fondazione”.
Sulla questione della cessazione dei rapporti con la professoressa Giulia Celeste, che ricopriva da vent'anni il ruolo di segretario e ispettore dell'Orchestra della Fondazione, il numero uno di Palazzo dei Celestini dice: “Il consigliere Pendinelli credo che abbia messo tanta carne al fuoco. Ha presentato una richiesta di risposta, una question time in consiglio provinciale dello scorso 7 febbraio, a cui io ho risposto in maniera dettagliata. Lui poi può concordare o meno sulla mia risposta, ma è pubblica, allegata agli atti e tiene presente più aspetti, sia quelli finanziari, che sul rapporto fiduciario. Sono stati presentati, inoltre, una serie di motivazioni che non sono strettamente collegati al sottoscritto ma che riguardano il buon funzionamento e la serenità all’interno dell’orchestra provinciale”.
Gabellone, infine, tiene a precisare una questione fondamentale che riguarda gli indennizzi percepiti dei consiglieri provinciali: “Non mi sono mai permesso di sventolare ai quattro venti quello che ho fatto, ma nel momento in cui mi si accusa del contrario io penso di essere in maniera coerente dalla parte del giusto perché la mia amministrazione, e di questo ringrazio i miei consiglieri che me lo hanno permesso, ha tagliato tutte le indennità del 30%. Oltretutto c’è poi stato un ulteriore decreto legislativo che ha abbassato di altri dieci punti percentuali lo stipendio a tutti. Diciamo, insomma, che accusare la mia amministrazione su questi argomenti di questi tempi, può essere fuorviante verso la gente. Io comunque invito tutti ad andare a verificare dati alla mano e conti alla mano l’atteggiamento di questa amministrazione, essendo convinto che siamo nel giusto”.
